Le Suore Oblate del Bambino Gesù festeggiano il 350esimo anniversario della Congregazione.
Presenti a Giulianova, Roseto e Tortoreto, i loro istituti sono attivi anche in Brasile e in Perù.
La Messa di ringraziamento è stata presieduta ieri dal Vescovo Leuzzi. Presente il Sindaco di Tortoreto Domenico Piccioni.
350 anni sono trascorsi dalla nascita della Congregazione delle Suore Oblate del Bambino Gesù, attive e presenti anche nel teramano con gli istituti di Giulianova, Tortoreto e Roseto degli Abruzzi.
Ieri mattina, nella chiesa del Sacro Cuore e di Santa Maria Assunta di Tortoreto, una sentita e partecipata Messa di ringraziamento ha celebrato il bel traguardo.
Alla funzione, presieduta dal Vescovo di Teramo-Atri Monsignor Lorenzo Leuzzi, ha partecipato il Sindaco di Tortoreto, Domenico Piccioni, le consorelle del Bambino Gesù, le operatrici delle scuole materne gestite dalla Congregazione, tante famiglie e fedeli venuti anche dai comuni vicini.
Presente la Superiora Generale Madre Maria Neula Lopes Hott. Monsignor Leuzzi ha sottolineato la bellezza di un Dio che ha cambiato la storia. La tenerezza che suscita il bambino di Betlemme, ha detto, non può prescindere dalla consapevolezza di questa enorme novità.
Il Sindaco Piccioni, a nome della città di Tortoreto, ha ringraziato le suore per una presenza che è un punto di riferimento per le istituzioni e per tante famiglie che con fiducia fanno propria l’offerta educativa. Grazie al loro silenzioso operare, le società si riconoscono, ogni giorno, “comunità”.
Le Suore Oblate del Bambino Gesù, arrivate a Giulianova e Roseto nel 1931, operano anche a Roma, Rieti, Sorrento, Gualdo Tadino, Brasilia e nella peruviana Hualmay. Il loro è un segno di cristianità autentica. Ai bambini dei loro asili offrono non solo attenzione e assistenza.
Nella missione che le impegna c’è infatti il desiderio di trasmettere un’umanità autentica, un tesoro di valori che la società del consumismo e del digitale troppo spesso trascura o dimentica.
Queste suore fanno parte della storia di Giulianova, Roseto e Tortoreto: umili e riservate, sono esempio di mitezza, gentilezza e di accoglienza.
Il loro sorriso sostiene il quotidiano di decine di famiglie e illumina, delicatamente, la vita delle parrocchie e dei credenti.
Una storia di fede lunga più di tre secoli e destinata a rimanere.