Giulianova, inaugurazione del nuovo deposito archeologico con due visite

Giulianova. Dopo oltre un anno di lavori, nel pomeriggio di domenica 20 giugno, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, si aprono finalmente le porte del nuovo grande Deposito Archeologico di Giulianova negli spazi sotto piazza Belvedere, realizzato grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e il Comune di Giulianova, con l’impegno degli assessorati Cultura e Lavori Pubblici, con il Polo Museale Civico e il Settore tecnico.

In occasione dell’evento “Frammenti di anfore…frammenti di storie!”, in collaborazione con I musei civici, sarà quindi presentato ai visitatori un particolare tipo di manufatto archeologico, le anfore, che permetteranno di fare un viaggio alla scoperta di rotte commerciali e prodotti del mondo antico, potendo toccare e vedere da vicino frammenti di storia provenienti dal sottosuolo di Castrum Novum.

“Le Giornate Europee dell’Archeologia sono un’importante occasione per far conoscere il patrimonio locale spesso invisibile – dichiara Gilda Assenti, funzionario archeologo della Soprintendenza – in particolare quest’anno apriamo le porte del Deposito Archeologico, già presentato alla cittadinanza a settembre, ma ora finalmente portato a compimento. Grazie all’impegno del Comune, che ha realizzato fondamentali opere edili, e della Soprintendenza, che ha allestito il deposito e concluso la catalogazione del materiale, oggi abbiamo a Giulianova un luogo fondamentale di studio, conoscenza e tutela”.

I turni di visita si svolgeranno alle 16.30 e alle 17.45. La prenotazione è obbligatoria scrivendo alla mail museicivici@comune.giulianova.te.it o chiamando il numero 0858021308 (solo pomeriggio).

Dal 2010, il Ministero della Cultura in Francia affida a Inrap, l’Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva (Inrap), il coordinamento e la promozione delle Giornate europee dell’archeologia(GEA). In occasione delle GEA, tutti gli attori del mondo dell’archeologia si mettono all’opera per far scoprire al pubblico i tesori del patrimonio e i retroscena di questo settore. Operatori di scavi, organismi di ricerca, università, musei e siti archeologici, laboratori, associazioni, centri archivi e collettività territoriali sono invitati a organizzare attività innovative, originali e interattive, destinate al grande pubblico.

 

 

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