Traccia un bilancio positivo che racchiude un periodo che va dal 10 giugno del 2014, giorno del suo insediamento per il secondo mandato, al 10 settembre scorso. Ha inserito tutto in un pieghevole, realizzato a proprie spese senza intaccare le casse comunali, che da domani sarà inviato a tutte le famiglie giuliesi.
La riduzione delle indennità di sindaco e assessori ha permesso in questi anni di creare un fondo di solidarietà per le fasce più deboli. Garantiti, inoltre, 70 pasti giornalieri ai meno abbienti. E presto in via Bellini, nella parte alta della città, verranno ultimati i lavori di realizzazione di 18 nuovi alloggi di edilizia sociale. Giulianova è uno dei pochi Comuni italiani ad aver eseguito i controlli antisismici di tutti i plessi scolastici.
E laddove i parametri erano al di sotto dei limiti di legge, si è deciso di intervenire o persino di chiudere le scuole come nel caso della Pagliaccetti e di Colleranesco. Il sindaco elenca poi tutti gli interventi finora realizzati per mettere a norma le scuole della città.
Tra le cose fatte e illustrate con orgoglio, l’inaugurazione dell’Ecocentro che ha permesso di incrementare al 74 per cento la raccolta differenziata, l’azzeramento degli anticipi di cassa, la riduzione di quasi il 12 per cento della pressione fiscale, la sistemazione di alcune strade come viale Orsini nord, la realizzazione del nuovo campo Castrum, il pagamento di 4milioni e mezzo di euro per vecchi espropri.
E poi l’ottenimento di una serie di riconoscimenti le bandiere blu e verde, le vele e le spighe verdi, a conferma di un territorio tutto sommato salubre e vivibile, a dispetto, come ha sottolineato il primo cittadino, di chi considera Giulianova una città spenta e finita.