Giulianova. Il Sindaco Jwan Costantini ha firmato oggi l’ordinanza che vieta la sperimentazione e l’installazione delle frequenze di ultima generazione 5G su tutto il territorio del Comune di Giulianova.
“Ad oggi le radiofrequenze del 5G risultano del tutto inesplorate, mancando qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema – dichiara il Sindaco Costantini – a ciò si aggiunge il documento pubblicato nel 2019 dal Comitato scientifico sui rischi sanitari ed emergenti (SCHEER) della Commissione europea, il quale afferma che “il 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche”, evidenziando quindi la necessità di un intervento normativo urgente nei riguardi della diffusione di tale nuova tecnologia. Spetta quindi al primo cittadino assumere ogni misura preventiva e cautelativa volta a ridurre e, ove possibile eliminare, l’inquinamento elettromagnetico, le emissioni prodotte ed i rischi per la salute dei cittadini”.
Nel 2001 la LARC (International Agency for Reaserch on Cancer) ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come possibili cencerogeni per l’uomo e nel 2018 il National Toxicology Program ha diffuso il rapporto finale di uno studio su cavie animali, dal quale è emersa una “chiara evidenza che i ratti maschi esposti ad alti livelli di radiazioni da radiofrequenza, come 2G e 3G, sviluppino rari tumori delle cellule nervose del cuore”. Il rapporto aggiunge anche che esistono anche”alcune evidenze di tumori al cervello e alle ghiandole surrenali”. Nel marzo 2018 sono stati diffusi i primi risultati dello studio condotto in Italia dall’Istituto Ramazzini di Bologna, che ha considerato le esposizioni alle radiofrequenze della telefonia mobile mille volte inferiori a quelle utilizzate nello studio sui telefonini cellulari del National Texicologie Program, riscontrando gli stessi tipi di tumore. Infatti, sono emersi staticamente significativi nell’incidenza degli schwannomi maligni, tumori rari delle cellule nervose del cuore, nei ratti maschi del gruppo esposto all’intensità di campo più alta, 50 V/m. Inoltre, gli studiosi hanno individuato un aumento dell’incidenza di altre lesioni, già riscontrate nello studio del NTP: iperplasia delle cellule di Schwann e gliomi maligni (tumori del cervello) alla dose più elevata.
“L’ordinanza non è contro la crescita tecnologica – conclude il primo cittadino – ma, tuttavia, è di vitale importanza poter basare le nostre conclusioni su dati scientifici sufficienti per cambiare rotta sul 5G. Al momento sono vietate la sperimentazione e l’installazione di questa tecnologia di ultima generazione, in attesa della nuova classificazione della cencerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea e prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, ad oggi pericolose per la salute dell’uomo”.
Sul sito del Comune di Giulianova è possibile visionare e scaricare l’ordinanza sul 5G. Nel frattempo sempre a Giulianova si è costituito il Comitato Stop 5G che ha organizzato una giornata informativa per il 25 gennaio nella saletta interna del bar Milano.