Il rientro in porto è previsto per la serata di giovedì 12 agosto, ma le barche a strascico potranno pescare sino alla mezzanotte di venerdì 13. Poi 30 giorni di stop con documenti riconsegnati agli uffici delle varie capitanerie di porto di appartenenza. Si potrà lasciare il porto e tornare quindi a pesca dalla mezzanotte del 13 settembre. Complessivamente sono oltre 270 le imprese che operano in questo settore, con una maggiore concentrazione a San Benedetto e Termoli.
A Giulianova sono rimaste 9 barche, più del doppio a Pescara. Ci sono poi le altre realtà abruzzesi di Ortona e Vasto. Federpesca e Coldiretti settore pesca hanno cercato soprattutto negli ultimi anni di sollecitare il ministero competente ad una modifica del provvedimento, soprattutto per quanto riguarda l’Adriatico.
Anche sulla base delle indicazioni che sono arrivate negli ultimi 15 anni dal CNR che ha ribadito che il 75/80 per cento delle specie ittiche si riproduce nel periodo primaverile, tra aprile e giugno. Ed è quello il periodo più adatto per fermare la pesca a strascico. Altro aspetto interessante è legato alla commercializzazione del prodotto fresco.
Durante il fermo mancherà il pesce fresco del medio Adriatico. Ci sarà una maggiore commercializzazione di prodotto estero, di allevamento perché quello proveniente dagli altri comparti adriatici non sarà comunque in grado di soddisfare la domanda del mondo della ristorazione.