Il piccolo Francesco ha preso spunto dalle situazioni che accadono in diverse scuole italiane dove la chiusura imposta dal Covid (nelle zone rosse) ha favorito una sorta di protesta, civile nei torni, silenziosa e rispettosa dalle regole scritte dall’alto. Ma capace di lanciare un messaggio di chiara sensibilizzazione sull’importanza e la valenza della frequenza scolastica consueta. Ossia, quella in presenza.
E così questa mattina il giovane studente, che frequenta la seconda media della scuola Bindi nel quartiere Annunziata a Giulianova, accompagnato dai genitori, ha collocato un banco all’esterno dell’istituto scolastico, che era ovviamente chiuso, ed ha seguito le lezioni del giorno attraverso il proprio portatile. Un modo decisamente originale per proseguire le lezioni a distanza. Non da casa, ma davanti alla “sua” scuola. Lo studente, che vive a Tortoreto, è stato accompagnato dai genitori per dar vita alla sua iniziativa che lo hanno atteso durante le tre ore di lezione a distanza.
La stessa cosa farà domani, sempre munito di pc e auricolari per seguire la didattica giornaliera. “ La decisione di seguire le lezioni davanti all’edificio scolastico”, racconta il papà Franco Marcone, “ è arrivata da mio figlio e lo abbiamo appoggiato in pieno. Non è una polemica contro nessuno, ma un modo per sensibilizzare sulla valenza della didattica in presenza, anche in epoca di pandemia. La differenza tra una frequenza normale e la didattica in distanza è abissale e il gesto vuole richiamare l’attenzione su questo aspetto”.