Il giovane, infatti, era stato notato dai militari dell’Arma della Compagnia di Giulianova, coordinati dal Tenente Colonnello Vincenzo Marzo, in atteggiamenti sospetti in luoghi solitamente frequentati da tossicodipendenti, oppure nelle vicinanze di locali pubblici siti lungo la costa teramana e dove, soprattutto in estate, i giovani amano ritrovarsi per trascorrere del tempo insieme.
In tali contesti l’albanese è stato pedinato al fine di rinforzare il quadro probatorio a suo carico, fino a quando, questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Giulianova non sono entrati in azione perquisendo la casa dell’uomo. All’interno di uno sgabuzzino, i militari dell’Arma hanno rinvenuto ben dieci chili di marijuana occultati in un grosso borsone e in un bidone di plastica, oltre al materiale per la pesatura ed il confezionamento delle singole dosi da spacciare. Il valore complessivo, al dettaglio, della droga sequestrata, sul mercato illegale dello spaccio di sostanze stupefacenti è di circa duecentomila euro.
I militari dell’Arma di Giulianova hanno così stroncato, sul nascere, una fiorente attività di spaccio di droga che, soprattutto tra il popolo della cosiddetta movida, si sarebbe affermato e consolidato, con ricchi profitti per l’albanese arrestato. Quest’ultimo, al termine delle operazioni di rito in caserma, è stato condotto nella sua abitazione agli arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.