Sbloccata la situazione per gli interventi di messa in sicurezza idraulica del fiume Tordino. Il Genio Civile della Provincia ha affidato i lavori che interesseranno complessivamente un tratto di circa un chilometro e 700 metri, partendo in pratica dalla foce sino ad arrivare all’altezza di Cordesco.
La ditta incaricata di eseguire le opere ha già espletato tutte le procedure burocratiche ma non potrà iniziare i lavori prima di marzo. Bisogna attendere la bella stagione per evitare il rischio concreto che una piena invernale possa spazzare via qualsiasi intervento programmato. Il cantiere dovrebbe essere aperto con ogni probabilità subito dopo Pasqua, nella peggiore delle ipotesi.
Si tratta di un progetto da circa un milione e 200mila euro, finanziato dalla Regione e che prevede una serie di opere importanti per i territori di Giulianova e Roseto. Saranno consolidati gli argini, in alcuni punti saranno sistemate le gabbionate a protezione delle sponde, soprattutto nel territorio di Piane Tordino dove l’erosione causata dalle piene, soprattutto quelle del 2011, di dicembre 2016 e gennaio 2017 hanno spazzato via ampie porzioni di terreni agricoli coltivati. Stesso problema anche nella zona di Colleranesco.
Verrà ridisegnato il delta della foce, con un deflusso delle acque più lineare, in asse con l’alveo del fiume. Il progetto prevede anche l’abbassamento del letto, riportando il livello idrometrico inferiore di almeno un metro. Quindi dovranno essere eliminate migliaia di metri cubi di sedimenti, soprattutto ghiaione che comunque non verrà disperso perché dovrebbe essere utilizzato durante la fase di ricostruzione degli argini.
Sicuramente una buona notizia per gli abitanti della zona che ciclicamente, soprattutto a ridosso di ogni stagione invernale, hanno riproposto il problema del rischio esondazione del fiume Tordino, anche a ridosso di piccoli nuclei urbani, nei punti in cui gli argini non esistono più.