In particolare, per quanto riguarda l’ambiente, Teramo è al 12° posto per quantità dei rifiuti prodotti e al 27° posto per la raccolta differenziata.
“Teramo capoluogo è sempre più green – sottolinea il Sindaco Gianguido D’Alberto – a conferma della bontà delle politiche messe in campo negli ultimi 4 anni. Il rapporto pubblicato dal Sole 24 Ore certifica in particolare come l’attività svolta in campo ambientale e soprattutto in tema di gestione del ciclo dei rifiuti abbia dato frutti importanti. Essere al 12° posto in Italia per quanto riguarda la produzione di rifiuti e al 27° posto per la differenziata è la conferma di come la strada tracciata sia quella giusta. Abbiamo messo in campo, in pochissimo tempo, una vera e propria rivoluzione nelle scelte politiche, che ha consentito di valorizzare la vocazione ambientale della nostra città attraverso progettualità che hanno investito sull’hub infrastrutturale Parco fluviale, sulla cura degli spazi verdi pubblici e sulla strategia di gestione dei rifiuti al servizio non della politica ma dei cittadini, che sono diventati protagonisti del miglioramento della qualità della vita della nostra città”.
In relazione ai dati del Rapporto di Legambiente e Ambiente Italia l’amministrazione sottolinea come “realizzare una città moderna e sostenibile è d’altro canto proprio l’obiettivo del progetto “Teramo città circolare”, che si fonda prioritariamente su una “rete cittadina”, di collaborazione attiva, permanente, impegnata a ideare e sostenere idee, progetti e attività condivisi, in grado di sviluppare una cultura ampia e diffusa dell’economia circolare e realizzare un modello di città più ecologico e sostenibile, in linea con il “Green Deal europeo”; promuovere e attuare le straordinarie misure e risorse stanziate per la transizione ecologica contemplate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; elaborare ed attuare un “Patto per l’economia circolare” fondamentale per affermare uno sviluppo sostenibile ed un incremento della resilienza del sistema urbano”. Progetto che il Comune ha approvato nell’ultima seduta di giunta e che sarà presentato a finanziamento all’interno del programma NextAppennino, dedicato al rilancio economico e sociale delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016 e finanziato dal Fondo complementare al PNRR per le aree sisma nell’ambito della macro-misura B “Rilancio economico sociale”, sub misura B2 “Turismo, cultura, sport e inclusione”, linea di intervento B2.2 “Contributi destinati a soggetti pubblici per Iniziative di Partenariato Speciale Pubblico Privato per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale e sociale del territorio”.
A fronte della possibilità offerta dal bando di coinvolgere anche società in house l’amministrazione, con lo stesso atto con cui ha approvato il progetto, ha deliberato di delegare la Teramo Ambiente quale soggetto deputato all’attivazione e alla gestione della relativa linea di intervento e di tutte le attività connesse.
“Teramo città circolare mira a promuovere una realtà urbana che vada oltre il concetto di “Città intelligente” – sottolinea l’assessore all’Ambiente Martina Maranella – i cui obiettivi finali sono quelli di promuovere la competitività economica, la riqualificazione e la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale. Questo attraverso tutta una serie di azioni che mirano alla prevenzione, riduzione dei rifiuti, riuso e riparazione dei beni, alla promozione della Raccolta differenziata e riciclo, alla salvaguardia e tutela della biodiversità, solo per citarne alcune. Di fatto è l’insieme di tutti i progetti legati allo sviluppo delle tematiche ambientali e non è un caso che l’amministrazione abbia intenzione di puntare, come primo progetto per l’attuazione delle linee programmatiche di “Teramo Città circolare”, sull’attivazione del centro di educazione ambientale che sarà ospitato nella Casetta che si sta realizzando all’altezza del Ponte a catena. Lavoro che rientra nell’ambito dell’intervento relativo al primo lotto del progetto di valorizzazione del Parco fluviale. Progetto che, complessivamente, quota 8.500.000 di euro”.