Silvi. Il sindaco di Silvi, Andrea Scordella, anche a nome dei colleghi sindaci di Pineto, Città S. Angelo e Roseto ha chiesto all’ingegner Donato Maselli, direttore compartimentale del 7° Tronco autostradale dell’A14 un incontro urgente per “l’esame della grave situazione di disagio e di pericolo per i cittadini delle quattro città creatasi a seguito dell’interdizione del transito dei mezzi pesanti sul tratto autostradale che attraversa i territori dei suddetti Comuni”.
“Disagi e pericoli che si moltiplicheranno durante il lungo ponte natalizio con l’aumento del traffico ordinario e il consueto afflusso di numerosi turisti proprietari di seconde case che sono soliti trascorrere le festività nelle città costiere”.
Il sindaco Sabatino Di Girolamo, ha deciso di convocare per giovedì pomeriggio, alle 17, 30, nell’aula consiliare del Comune di Roseto, tutte le istituzioni abruzzesi coin-volte a vario titolo nella problematica del sequestro del viadotto che passa sopra la Statale 150 e di conseguenza della chiusura in uscita del casello autostradale di Roseto.
Il sindaco, per l’occasione ha invitato il presidente della Regione Marco Marsilio, il sottosegretario alla presidenza con delega ai Trasporti Umberto D’Annuntiis, il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura, il vicepresi-dente della Provincia Alessandro Recchiuti, il consigliere provinciale Marco Angelini (di Roseto), i sindaci dei Comuni di Giulianova, Pineto, Silvi, Morro d’Oro, e i deputati Valentina Corneli, Giuseppe Bellachiuma, Fabio Berardini, Antonio Zennaro, Camillo D’Alessandro, Antonio Martino e Gianfranco Rotondi.
Questo il testo della lettera con cui il sindaco ha chiamato tutti a partecipare:
“Gentilissimi, come saprete la situazione di criticità nel transito per l’utenza sulla A14 (già oggetto di nostre segnalazioni in ogni sede) si è ulteriormente aggravata con la chiusura del casello di Roseto degli Abruzzi.
Il sindaco Di Girolamo così spiega la sua iniziativa: “Seppure il procedimento fa seguito all’inchiesta bis della Procura di Avellino sulla strage di Acqualonga del luglio 2013, la politica può mettere comunque in campo delle azioni finalizzate a limitare i disagi agli automobilisti e alle località su cui pesano le ricadute del provvedimento. Penso in primis alle misure tecniche e di sicurezza che vanno adottate con tempestività per limitare al minimo i tempi dei disagi, ma anche misure economiche e interventi manutentivi da valutare, tipo la richiesta dell’esenzione del pedaggio sul tratto dell’A14 interessato. Auspico che si possa lavorare con collegialità per dare risposte improcrastinabili a una problematica incresciosa e che come Comune ci colpisce in maniera significativa”.