Alba Adriatica. I tre consigli comunali, alla stessa ora, si riuniscono e licenziano lo stesso documento. Quello che traccia un percorso unitario teso alla difesa della costa nell’unità fisiografica compresa tra la foce del Tronto al porto di Giulianova.
E nel quale vengono chiesti interventi urgenti di tutela del litorale. Ieri sera i consigli comunali di Alba Adriatica, Martinsicuro e Tortoreto hanno approvato il documento di intenti che i tre sindaci (Antonietta Casciotti, Massimo Vagnoni e Domenico Piccioni) avevano sottoscritto lo scorso 20 maggio.
Un’azione comune, dunque, nel quale la controparte è rappresentata dalle istituzioni locali, associazioni e cittadini (per la difesa della costa) e chi, invece, deve fornire risposte sono le entità sovracomunali. La Regione e lo Stato. Tutti aspetti ben impressi nel documento d’intenti che i tre consigli comunali hanno approvato ieri sera (in maniera unanime) in una sorta di seduta plenaria. Ora lo stesso documento sarà sottoposto all’attenzione del presidente della Regione, Marco Marsilio, che sarà invitato nelle prossime settimane in una sorta di assemblea che si terrà ad Alba Adriatica. La stessa delibera, come ha sottolineato il sindaco di Alba, Antonietta Casciotti, sarà trasmesso al nuovo sindaco di Giulianova (Jwan Costantini), in modo da unire le forze e completare il cerchio.
Cosa dice il documento. Evitare gli interventi limitati a semplici tratti interessati dall’erosione, in quanto gli stessi possono generare effetti a catena. Individuare ambiti costieri omogenei d’intervento. Compiere scelte radicali: ossia barriere rigide sul litorale con tempi di realizzazione che evitino lo spostamento del problema verso sud. In poche parole opere che seppur per stralci devono avere scadenze ravvicinate tra loro.
Impegnare la Regione ad individuare forme di finanziamento sufficienti, creando con i comuni in questione un tavolo tecnico di concertazione. Nel frattempo, Alba, Martinsicuro e Giulianova hanno stanziato nei rispettivi bilanci 10mila euro ciascuno per affidare un incarico a dei tecnici esperti per attivare interventi condivisi ed efficaci.
I fondi. Prevedere un intervento di tale portata, presuppone anche risorse economiche significative, anche perché va coperta l’intero ambito fisiografico. Nel 2002 fu redatto uno studio che prevedeva una spesa di circa 50 milioni tra il Vibrata al porto di Giulianova. Da allora sono trascorsi 17 anni e inoltre va ricompreso anche il litorale di Martinsicuro. La sfida più importante è questa, mentre di recente la Regione ha affidato un nuovo studio di fattibilità all’Università de L’Aquila, sul tema, che dovrebbe essere rimesso nei prossimi giorni.