Crognaleto, la stazione dei carabinieri forestali sarà intitolata ad Antonio Filipponi

Nel giorno dei funerali di Antonio Filipponi, il 48enne carabiniere forestale di Nerito di Crognaleto deceduto ieri per un infarto, anche l’Ente Parco si stringe intorno alla moglie Vincenza, e alle figlie Lucia ed Angelica.

“La viva passione e l’alta a professionalità dell’App. Antonio Filipponi sono sempre stati pietra angolare della concreta ed essenziale operatività dei servizi dei Carabinieri Forestali, già Corpo Forestale dello Stato, in favore della nostra area protetta – dichiara il Presidente dell’Ente Parco, Tommaso Navarra – Passione e professionalità che nascevano dal sincero attaccamento al proprio territorio  e che erano un vero esempio  per tutti noi nell’adempimento del proprio dovere quotidiano. Sono sicuro che l’Ente Parco e la sua Comunità identitaria sapranno essere vicini alla famiglia in giusto ricordo di una persona che ha saputo onorare la divisa e le Istituzioni per le quali ha operato. In tal senso sarà mia cura proporre in sede di prossimo Consiglio Direttivo l’intitolazione alla memoria dell’App.Sc. Antonio Filipponi della stazione dei Carabinieri Forestali del paese di origine Crognaleto ragione di vita e di azione imperitura del Forestale Antonio Filipponi”.

L’attaccamento alla sua terra lo hanno da sempre mantenuto sulle montagne d’Abruzzo ed in particolare Teramane. Antonio è entrato nel Corpo Forestale dello Stato nel mese di luglio del 2000 dopo aver lavorato per diverso tempo come autista di autobus turistici e di linea per una Società locale.  Nel Corpo Forestale dello Stato ed a conferma della sua particolare attenzione alla montagna ha prestato servizio prima nella Stazione CFS di Rocca Santa Maria e successivamente presso il CTA di Assergi, con una breve parentesi presso la Stazione Carabinieri Parco di Crognaleto.

La sua particolare predisposizione per la meccanica lo ha da subito impegnato nel settore automezzi, ed in particolare per la guida di mezzi speciali fra cui le autobotti con le quali era sempre in prima linea negli interventi di spegnimento degli incendi boschivi in tutto il territorio della Regione Abruzzo. Era fra i migliori autisti che il Corpo aveva. Tutta la sua vita lavorativa si è svolta all’interno del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, per una sua scelta di vita e perché credeva fermamente nella possibilità di un riscatto per le aree interne che da troppo tempo hanno sofferto e soffrono di spopolamento ed isolamento. Per questo motivo e senza non pochi sacrifici aveva deciso con la moglie Vincenza di rimanere a Nerito e di contribuire per quello che poteva alla vitalità del paese. L’interesse per la natura lo hanno visto sempre in prima linea nei vari censimenti della fauna (cinghiali, lupo, camoscio, aquila reale) che nel corso degli anni l’Ente Parco ha annualmente organizzato.

Per tutti è stato un animatore, un trascinatore, al punto da diventare per diverso tempo uno dei componenti e poi il Presidente della Pro loco di Crognaleto.

Nel corso della sua carriera è sempre stato disponibile ad aiutare i propri concittadini e nelle situazioni critiche la popolazione che aveva bisogni di supporto. Per tale motivo ha meritato diversi riconoscimenti pubblici.

 

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