“Fin dai primi giorni di marzo, a seguito della chiusura delle attività scolastiche – ha detto l’assessore Di Giovanni – ci siamo posti il problema del mancato utilizzo del servizio scuolabus e di quello della refezione scolastica. In realtà, per i tickets mensa non utilizzati il Comune già prevedeva la possibilità di utilizzarli nell’anno scolastico successivo ed eventualmente anche il loro rimborso a dicembre. Eventualità non contemplata dalle disposizioni comunali, invece, era il rimborso o riutilizzo di somme versate per il servizio di trasporto degli alunni. In considerazione della eccezionalità e dell’imprevedibilità di quanto sta accadendo – ha aggiunto l’avvocato Giuseppina Di Giovanni – con il supporto dell’Ufficio competente, abbiamo trovato una soluzione equa, condivisa dall’intera amministrazione, capace di superare alcuni ostacoli di carattere burocratico e, nel contempo, in grado di andare concretamente incontro alle famiglie degli alunni, già duramente provate dai danni causati dal Covid-19. Alla luce di quella che sarà la sorte dell’anno scolastico 2019/2020, in attesa delle determinazioni della Ministra all’Istruzione – ha precisato l’assessore Di Giovanni – abbiamo deliberato che alla chiusura dell’anno scolastico 2019/2020 chi ha pagato regolarmente il servizio per l’intero anno, potrà utilizzare il credito residuo nel servizio scuolabus dell’anno scolastico 2020/2021, oppure potrà chiedere il rimborso della quota realmente versata per i mesi in cui il servizio non è stato erogato per emergenza covid-19”.
“L’amministrazione – ha detto il sindaco Andrea Scordella – continua nel suo impegno a stare vicino alle famiglie e ai cittadini con tutte le possibilità che la legge offre. In questo caso, del tutto eccezionale, non essendo previsto alcun intervento o provvedimento amministrativo nei regolamenti comunali vigenti – ha concluso il sindaco Scordella – abbiamo fatto ricorso a una delibera di giunta con la quale abbiamo individuato forme e modalità di ristoro alle famiglie della somma non utilizzata per il mancato trasporto degli alunni”.