Covid19, picco di contagi a Pineto: 184 casi positivi e due decessi

Sul territorio di Pineto i positivi al Covid-19, che sono stati comunicati ufficialmente dalla ASL al Sindaco Robert Verrocchio, sono 184 e per lo più si tratta di congiunti di casi già precedentemente accertati, la maggior parte fortunatamente asintomatica.

 

“Purtroppo alcuni dei positivi hanno dovuto ricorrere al ricovero ospedaliero e ci sono stati 2 decessi. Dei 184 casi positivi, i minorenni sono 42, 26 dei quali sono iscritti all’Istituto Comprensivo del nostro comune e rientreranno in aula solo dopo il doppio tampone negativo”.

E’ di oggi l’ordinanza la chiusura del plesso della Scuola Secondaria di Primo Grado di Via Verona e del plesso della Scuola dell’Infanzia e Primaria di Calvano dell’IC Giovanni XXIII su richiesta del dirigente scolastico Gaetano Avolio. Le lezioni saranno garantite attraverso la Didattica a Distanza. “Tale decisione”, spiega Verrocchio, “è stata presa al fine di consentire a diversi alunni risultati positivi attraverso tamponi rapidi effettuati in cliniche private di eseguire quello della ASL, che ha carattere di ufficialità, e avere l’esito. Si tratta di una iniziativa precauzionale richiesta dall’Istituto Comprensivo e che ho condiviso anche con la ASL. L’ordinanza è valida dal 16 al 23 novembre 2020 e fa riferimento anche alla recente circolare dell’autorità sanitaria di Teramo nella quale, sulla base del principio precauzionale richiesto in fase emergenziale, si dà la possibilità ai dirigenti scolastici di prendere atto anche dei tamponi privati condividendone le informazioni con la ASL al fine di adottare le misure previste e attivare le procedure e in casi di particolare rilevanza (con più casi positivi appartenenti a diverse classi) di coinvolgere i sindaci per disporre eventualmente la temporanea chiusura dei plessi, attivando così la DaD. Questa circolare appare assolutamente necessaria e utile e anche come ANCI abbiamo ritenuto debba essere adottata anche nelle altre province abruzzesi poiché considerata di buon senso dai sindaci e da molti dirigenti scolastici”.

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