Teramo. “Speriamo che ormai la gente si renda conto della gravità della situazione e si convinca a tenere quei comportamenti idonei e corretti tesi a evitare una terza ondata, quella sì che sarebbe devastante.
Per questo il Dpcm è molto restrittivo”. Così il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, facendo il punto della situazione sulla zona rossa in Abruzzo, sull’emergenza nelle ultime settimane nella provincia teramana e sul Dpcm di Natale. “Dopo giorni di grande preoccupazione oggi i dati sono un po’ più confortanti, anche se non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia – continua il manager – Nel territorio si registrano 89 casi su 1345 tamponi, per una percentuale tra positivi e test del 5.6, speriamo si continui così e si cominci a essere più tranquilli nella gestione sanitaria, ospedaliera e territoriale”.
In riferimento al Dpcm di Natale e alle ragioni messe in campo dai ‘negazionisti’, Di Giosia sottolinea che “per chi lo vive sulla sua pelle, il virus lascia un segno indelebile nella vita e nel cuore, io personalmente sono stato colpito da un grave lutto con la scomparsa di mio fratello, nonostante tutti gli sforzi della sanità, che mi onoro di gestire, abbia fatto di tutto per salvargli la vita. Per questo, colgo l’occasione per ringraziare operatori sanitari, dipendenti, medici e personale impegnati in prima linea 24 ore su 24 per farci uscire da un tragico e terribile tunnel”.
Nel frattempo si è messa in moto la macchina organizzativa per effettuati lo screening di massa anche nella provincia di Teramo, così come sta avvenendo in questi giorni in quella aquilana. In queste ore si stanno defininendo gli aspetti operativi, in attesa poi della fornitura completa dei test antigenici. Dovrebbero essere circa i 200mila mila i test necessari, che poi saranno effettuati nei singoli comuni. Attività che prenderà il via non prima di mercoledì.