Corropoli. Uno squarcio di sole rasserena, in parte il cielo, nel giorno del ricordo di Daniele Velaj: lo studente di 16 anni morto, lo scorso 14 giugno a Corropoli, investito da una vettura mentre stava facendo ritorno a casa.
E in quello stesso punto, in via Piane San Donato, dove il giovane ha visto in un attimo spegnersi tutti i propri sogni, questa mattina è partito un corteo silenzioso per ricordarlo e per chiedere giustizia. Un ricordo commosso della sorella Rossella al microfono, con accanto i genitori (il papà Festim e la madre Kafaze), poi un lungo applauso per sciogliere la commozione dei volti di tutti.
E poi il corteo “silenzioso” si è messo in moto con cartelli a ricordare Daniele, ma anche per chiedere giustizia per la vita spezzata e per le vittime sulle strade. Il sit-in ha percorso un breve tratto di strada, a Corropoli, lo stesso che Daniele Velaj (con lo scooter in panne), stava percorrendo quella notte tragica per tornare a casa. “Vogliamo giustizia”, sottolinea Rossella Velaj, sorella di Daniele, “ una vita di 16 anni non può essere spezzata in questo modo”.
Daniele quella notte fu investito da una vettura condotta da un 24enne, indagato per omicidio stradale, ma sanzionato solo sul piano amministrativo, perché pur risultato positivo al test dell’alcol, aveva parametri al di sotto di quelli previsti per la denuncia penale. Il corteo, con scandito anche dal rombo delle moto, e dalla richiesta di giustizia, è proseguito fino al centro di Corropoli.