Teramo. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise è entrato nella rete Covid19 abruzzese a seguito dell’autorizzazione del Ministero della Salute del 13 marzo. In stretta collaborazione con l’Assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, l’IZSAM ha avviato la diagnosi di Covid19 da tamponi effettuati sulle persone con sintomi o prelevati nel corso di screening del personale sanitario e di potenziali contatti, in conformità ai protocolli del Laboratorio di riferimento regionale dell’ospedale di Pescara.
Virus legato a più fonti di infezione? Al momento è stato analizzato un primo gruppo di 23 campioni provenienti dai diversi ospedali abruzzesi: Teramo, Atri, Pescara e L’Aquila. I risultati ottenuti indicano che il virus che circola oggi in Abruzzo è piuttosto stabile, caratterizzato da poche mutazioni che sembra non abbiano alcuna influenza sulla sua virulenza. Le differenze riscontrate nei genomi sequenziati hanno inoltre permesso di collegare il virus sia ai focolai del Nord Italia (Lombardia e Veneto) che ai focolai identificati in Nord Europa già alla fine di febbraio. Infatti, in 16 casi il genoma virale analizzato possiede una mutazione identica a quella presente in virus isolati all’inizio dell’epidemia in Inghilterra, Belgio, Olanda e Svizzera. Questo è un risultato rilevante perché può fornire indicazioni utili sulle modalità di ingresso del virus in Abruzzo.
È probabile, quindi, che la sua introduzione sia legata a più fonti d’infezione e non solo a quella riconducibile al focolaio del Nord Italia. In queste ore sono in corso ulteriori attività di sequenziamento del genoma del virus allo scopo di approfondire i risultati preliminari ottenuti finora.
“Le nostre attività vengono svolte in stretto contatto e collaborazione continua con enti di ricerca di eccellenza”, conclude D’Alterio, “enti che sono in prima linea nella lotta alla pandemia da Covid19 come l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani… stiamo seguendo una strategia comune per uscire da questa fase di emergenza”.