Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, chiarisce meglio i dati di ieri su casi registrati nel teramano.
“Per quanto riguarda la nostra città, tra ieri e oggi abbiamo avuto comunicazione di ulteriori 12 casi positivi, gran parte dei quali derivanti direttamente o indirettamente dall’aumento del numero dei tamponi al personale sanitario e ai pazienti dei presidi ospedalieri, e rispettivi parenti, a seguito delle vicende che hanno interessato nelle scorse settimane l’Ospedale Mazzini. Tra i medici da ultimo colpiti anche il nostro ex Sindaco Brucchi. A Maurizio ribadisco l’abbraccio mio e di tutta la nostra comunità come auspicio per una pronta guarigione”.
E ancora contro la Asl di Teramo: “Ma resta ancora difficile poter dare una informazione compiuta. Troppe sono ancora le imprecisioni e noi abbiamo il diritto e il dovere di conoscere e fornire dati chiari e precisi. Pur capendo le difficoltà del momento, come Sindaci continuiamo a chiedere un vero cambio di passo sulla comunicazione sanitaria interistituzionale. Siamo certi che presto si metterà fine a questa comunicazione intermittente, discordante, intempestiva e si forniranno dati certi, completi, costantemente aggiornati e derivanti da un unico, certificato, canale istituzionale. Noi offriamo tutta la nostra collaborazione anche per la mappatura sul territorio. Tanti, troppi sono ancora medici, infermieri e sanitari tutti che continuano a risultare positivi al Covid-19. Come tanti, troppi sono i pazienti. Non possiamo più esporli ed esporre i presidi ospedalieri. Pensiamo con affetto e vicinanza oggi ai medici e ai sanitari del 118 e che lavorano accettando in prima linea sul campo e sul territorio il rischio del contagio, come purtroppo per alcuni di loro nei giorni scorsi è avvenuto. Deve essere intensificata l’azione della nuova direzione sanitaria straordinaria volta a potenziare l’attività di controllo e di argine della diffusione del contagio all’interno dei presidi ospedalieri e nell’esercizio dell’attività sanitaria. Lo diciamo ancora. Proteggiamo chi ci protegge”.
E sui decessi: “Il Covid-19, questo odioso virus che così repentinamente ha cambiato le nostre vite, ci ha portato via nelle ultime due giornate altri tre nostri concittadini, tutti pensionati.. Un artigiano d’altri tempi, pasticcere che ha segnato con maestria la sua professione e i nostri piccoli piaceri; un padre affettuoso, che aveva dedicato gli anni di riposo della sua vita alla affermazione commerciale di una sua figliola; un biologo, ex dipendente della nostra Asl, deceduto nel lontano Paese dove si era recato per trascorrere alcuni giorni con i figli: sono andati via rapiti da questo demone così pericoloso. Ad essi va il nostro pensiero, alle loro famiglie la nostra vicinanza affettuosa. Tre destini uniti nel loro epilogo, dalla fatalità. E allora, nel ricordarli per tutto ciò che hanno fatto in vita per se stessi e per questa città, facciamo sì che la loro scomparsa non sia inutile. Prendiamo insegnamento per continuare a rispettare ed osservare le prescrizioni che ci sono state impartite, consapevoli come non mai che ciò che è accaduto loro deve essere monito ai nostri atteggiamenti”.