“Aderiamo convintamente a questa importante mobilitazione per manifestare contro Putin, contro la NATO e contro l’intervento militare del nostro Paese perché chi invia armi fa la guerra – hanno detto – Bisogna essere in tante/i per respingere l’isteria bellicista e chiedere che si riprenda la via della soluzione pacifica del conflitto. Manifesteremo come avrebbero fatto Lidia Menapace e Gino Strada per chiedere di fermare la guerra. Protesteremo contro la scelta del governo Draghi e di quasi tutto il parlamento italiano di farci entrare in guerra inviando in Ucraina armi letali come missili, mortai, bombe e mitragliatrici, in palese violazione dell’articolo 11 della nostra Costituzione Repubblicana. Manifesteremo contro i guerrafondai come fanno i manifestanti pacifisti in Russia”.
E ancora: “Questa guerra è nata proprio perché si è abbandonata la via della pace che era stata delineata con gli accordi di Minsk che prevedevano il riconoscimento dell’autonomia delle regioni russe del Donbass in un’Ucraina neutrale. Chi oggi mobilita i sentimenti di solidarietà verso un popolo aggredito per 8 anni ha taciuto sulla guerra costata 14.000 vittime dei nazionalisti ucraini contro le repubbliche del Donbass. Saremo in piazza per dire basta ai signori della guerra e al riarmo, per fermare una deriva che rischia di portarci alla terza guerra mondiale. Chiediamo quindi a tutte/i le/i compagne/i della Provincia di Teramo e ai nostri simpatizzanti di partecipare alla manifestazione di domani a Roma, arrivando nella capitale con mezzi propri, oppure tramite l’autobus organizzato dalla CGIL di Teramo (prenotazione al numero 0861210944)”.