Nel corso della riunione il Presidente Cesare Zippilli ha mostrato lo stato dell’economia teramana che, nel biennio 2017-2018, ha visto il risorgere di una timida luce: l’occupazione ha visto un incremento di circa 2.500 unità, il tasso di disoccupazione ha visto una riduzione dall’11,1% al 10,2% (dato più basso sia rispetto alla media nazionale, che regionale) e c’è stata una diminuzione della Cig da 3,6 a 2,6 milioni di ore autorizzate.
Il Presidente Zippilli ha messo in evidenza che “Se vogliamo crescere, bisogna rimettere al centro l’impresa ed il lavoro. Non condividiamo – salvo alcuni provvedimenti – le misure varate dal Governo e quelle in discussione legate alla Legge di bilancio, così come non condividiamo il blocco delle grandi opere. Gli effetti negativi del Decreto Dignità si stanno già verificando con il mancato rinnovo dei contratti a termine”.
Il Presidente nel suo intervento ha anche richiamato l’attenzione delle Organizzazioni Sindacali lanciando l’idea di un Patto sociale per lo sviluppo, fondato sul coinvolgimento delle grandi Imprese presenti in provincia di Teramo e teso a costruire un indotto di aziende loro fornitrici. Questo produrrebbe immediatamente due effetti: generazione di nuova ricchezza ed opportunità di lavoro.
Monsignor Leuzzi ha apprezzato l’iniziativa di Confindustria Teramo ed ha rappresentato come sta portando avanti, in prima persona, un progetto per accompagnare i giovani nell’inserimento nel mondo del lavoro. “Però – ha riferito il vescovo – non sono sufficienti solo conoscenza e competenza. Occorre anche che i ragazzi sposino l’idea di diventare loro stessi Imprenditori.
ANDREA URSINI