L’evento rientra tra le iniziative messe in campo dal bando “Comunicare per Proteggere”, avviso pubblico promosso dalla Regione Abruzzo per la concessione di sovvenzioni per rendere più efficaci i modelli comunicativi e informativi in materia di Protezione Civile, che ha visto classificato al primo posto, in qualità di capofila del progetto, il Comune truentino assieme ai comuni di Alba Adriatica, Civitella del Tronto, Colonnella, Nereto e Tortoreto.
In particolare il progetto è incentrato sulla creazione di un’applicazione (App) con la quale diramare informazioni utili all’attività di prevenzione e gestione dell’emergenza e sull’attività di formazione rivolta ai vari stakeholder (portatori di interesse. cittadini, amministratori comunali, forze dell’ordine, associazioni di volontariato, studenti, ecc). “L’appuntamento di giovedì mattina rientra proprio all’interno di questa attività formativa e ha quale obiettivo primario quello di rendere sempre più immediata, diretta ed efficace la comunicazione in caso di eventi calamitosi, ma non solo, promuovendo un linguaggio che sia sempre più chiaro e comprensibile alla popolazione che, in certe situazioni, non sempre riceve messaggi chiari e di diretta comprensione” sottolineano il primo cittadino di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, e l’Assessore all’Ambiente e alla Protezione Civile, Marco Bruno Cappellacci.
Il progetto, che vede nel convegno il suo appuntamento d’apertura, prevede l’istallazione dei pluviometri nei comuni collinari e di sensori in alcuni sottopassi dei comuni costieri. Verranno poi acquistate radiotrasmittenti per la comunicazione in caso di assenza di energia elettrica (situazione già avvenuta nei comuni dell’intero, come Nereto e Civitella, in occasione di condizioni metereologiche avverse).
“Grazie al progetto, finanziato dalla Regione Abruzzo con 100 mila euro, andiamo ad offrire alla comunità uno strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi potenziali che si possono verificare nel loro territorio ed assumere conseguentemente comportamenti responsabili” concludono Vagnoni e Cappellacci. “L’App, nello specifico, fornirà una serie di informazioni che determineranno, di volta in volta, l’atteggiamento precauzionale da prendere così da mettere in pratica quelle che sono le indicazioni previste nei piani di emergenza comunale. Appuntamenti come il convegno di giovedì ci aiutano poi a definire il linguaggio più chiaro e comprensibile da utilizzare in questi casi”.