Compilazione autonoma Isee e Modelli 730: un passaggio che rallenta le operazioni

Teramo. Sono tante le difficoltà che gli utenti riscontrano nella compilazione autonoma di Modelli Isee e 730, procedure che dovrebbero semplificare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini e sostenere il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione.

 

La presidente del Caf UIL Abruzzo interviene sulla vicenda di estrema attualità e spiega a che cosa potrebbero essere dovuti i problemi in fase di compilazione e come arginarli. “ Le dichiarazioni precompilate messe a disposizione dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate sono una delle più importanti novità introdotte dalla pubblica amministrazione. Vuole essere di aiuto in un rapporto tra il cittadino ed il fisco ma ad oggi è ancora da migliorare.
Alla luce di questa constatazione, il destino dei Caf sembrerebbe essere segnato ma non è così, infatti ci sono dei fattori cronici che rallentano lo sviluppo dello strumento; si pensi al basso livello di informatizzazione in Italia. Elemento destinato a migliorarsi ma che, ad oggi, resta determinante.

Per poter compilare in maniera autonoma i due moduli occorre avere una preparazione in materia fiscale e informatica che giustamente non tutti possiedono – spiega il presidente del caf Uil Abruzzo Annarita Di Domenicantonio– ecco perché spesso è consigliabile rivolgersi ad uffici come i nostri, per ricevere assistenza, consulenza e supporto. In questo modo, con l’aiuto di personale specializzato, si ottimizzano i tempi di inserimento e trasmissione dei dati e si evitano errori di compilazione”.

Secondo i dati forniti dal presidente della Consulta nazionale dei Caf, Giovanni Angileri, e pubblicati da ItaliaOggi, l’80% delle giacenze medie dei conti correnti, richiesta ai fini Isee, risulta sbagliata. E il 65% delle precompilate, gestite dai Caf, deve invece essere rimaneggiato per integrare i dati. Inoltre, si legge nel bilancio tracciato per l’anno 2022, “il divario tra assistenza prestata dai Caf e fai da te è ancora molto marcato. Per quanto riguarda i modelli 730 precompilati, su una platea di circa 22 mln di dichiarazioni, solo 3.906.771 sono state trasmesse interamente dai contribuenti senza intermediazioni. Il distacco è molto più evidente con il modello Isee: solo 1.400.000 soggetti si sono avvalsi della modalità precompilata a fronte degli oltre 9 mln gestiti dai Caf”.

“Così come il modello dei redditi anche l’auto compilazione del modello Isee presenta non poche difficoltà – dice la presidente Caf Uil Abruzzo Di Domenicantonio -. L’utente deve, secondo la procedura, completare una Dichiarazione sostitutiva unica in parte già compilata da Inps e Agenzia delle entrate. Quest’ultima deve convalidare quanto dichiarato dal contribuente prima che l’Inps possa a sua volta caricare i dati di sua competenza nella DSU e proseguire così nell’iter di presentazione della domanda. Solo dopo aver ottenuto riscontro positivo dall’Agenzia delle entrate il dichiarante accede ai dati precaricati nella DSU e dopo averli accettati, modificati o integrati dà conferma all’Inps che rilascia l’attestazione Isee in tempo reale.

Chi opta infatti per modificare on line (in autonomia) le dichiarazioni precompilate, ne è il diretto responsabile, pertanto in caso di verifiche e di contestazioni, il contribuente non avrà l’aiuto di quel corpo intermedio che è (ed è stato storicamente) il Caf ma dovrà interfacciarsi direttamente con gli uffici (Inps o Agenzia delle Entrate (telematicamente o recandosi personalmente), presentando (dopo aver scelto quelli pertinenti) i documenti da esibire per il controllo o verificando l’eventuale correttezza della rettifica ricevuta.
Per me, quindi affidarsi ad un Caf non è quindi qualcosa di ‘superato’; al contrario permette al contribuente di guadagnare tempo e acquisire una maggiore ‘tranquillità’ nel suo rapporto con le istituzioni grazie ad una assistenza completa, continuativa e flessibile.

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