“Lo scempio”, scrive, “ è sotto gli occhi di tutti con il silenzio assordante della politica e dei Sindaci della vallata. A nulla sono valse le proteste delle associazioni e di un Comitato nato in difesa degli alberi ma che si è perso per la strada, con dissensi interni e diatribe varie. Non poteva essere diversamente vista la presenza dei Sindaci della zona e di politici che, appoggiandosi furbamente su questo fatto , hanno corroborato la loro campagna elettorale alle Regionali.
Gli alberi gridano vendetta, secondo l’Anas l’abbattimento è necessario per la sicurezza e per costruire la nuova statale 259 della Val Vibrata. Le bugie hanno le gambe corte, la sicurezza andava garantita con manutenzione e potature, che fine hanno fatto i soldi destinati a ciò? Forse l’Anas , invece di passare il tempo con lo “ sport delle seghe “ tagliando alberi secolari doveva garantire ai cittadini e turisti l’incolumità sulle strade, soprattutto sotto i ponti e i viadotti ? La nuova statale 259 non nascerà mai, la mancanza di distanze di sicurezza, gli ostacoli abitati e la dabbenaggine dei nostri politici non la partoriranno mai.
Sui politici poi la nostra associazione è molto severa, non hanno saputo gestire e difendere il territorio, non ho visto nessuno stracciarsi le vesti o legarsi ad un albero per impedire l’abbattimento, vuol dire che sono d’accordo. Nel frattempo l’Associazione che rappresento sta predisponendo la terza querela, dopo le prime due in fase di presentazione , atti delicati e importanti che vanno preparati con attenzione.