Colonnella, querelati per aver “manifestato” contro i cattivi odori: arriva l’assoluzione

Colonnella. Le esternazioni fatte durante un’assemblea pubblica sui cattivi odori della zona industriale di Colonnella, problema per la verità ancora non risolto, erano costante una querela.

 

Ora, però, quel procedimento si è concluso per con il non doversi procedere. Il giudice, infatti, ha assolto Eleanna Pandolfelli, capogruppo di Colonnella Cambia e Luciano Grancioli, presidente di un comitato che si è speso per la vicenda dei cattivi odori della Stam.

Si chiude, almeno per quanto concerne questo procedimento, la vicenda che vedeva convolte persone che si sono battute per la questione degli olezzi che investono un’ampia zona al cavallo tra Abruzzo e Marche.

“ La fiducia nella giustizia e la vicinanza della popolazione mi hanno sempre portato ad andare avanti e continuare nelle azioni necessarie per tentare di risolvere il problema”, commenta Eleanna Pandolfelli.

 

“La querela non ha sortito in me alcun timore, anzi mi ha dato la spinta per essere ancora più vicina alle persone, stremate dal dover subire giornalmente i miasmi. Ciò che più mi dispiace è che altri cittadini siano stati querelati, loro sono le vere vittime di tutto e vanno protetti. Spero in una conclusione positiva per tutti, nel pieno rispetto della legge. Le attività sul territorio sono importanti e vanno tutelate, così come va incentivato il lavoro, ma prioritariamente ci sono i diritti dei cittadini ad una vita sana. Mi auguro che l’aiuto dei vicini comuni, anche marchigiani, che hanno portato a controlli efficaci ed a una serie di interventi concreti, sia di monito e stimolo alle Autorità Abruzzesi, in primis, alla Regione, affinché si prendano provvedimenti seri, concreti e definitivi nel rispetto di tutti. Un doveroso ringraziamento va alla nostra Avvocata Diana Giuliani che, oltre all’impegno professionale profuso nel portare avanti la nostra difesa, ha saputo cogliere la vicenda umana di ciascuno di noi”.

Anche Grancioli si palesa molto soddisfatto di come siano andate le cose: “La fiducia nella giustizia ripaga. Il mio obiettivo è stato sempre, e sempre sarà, rappresentare la popolazione in questa lunga battaglia contro i miasmi. Come cittadino ritengo doveroso impegnarmi per il territorio in cui da sempre vivo e in cui ho gli affetti più cari”.

Giusy Di Biase, che a fine maggio 2020 si è attivata con tanti altri cittadini creando il gruppo Facebook “Basta Puzza”, sostiene che tramite il gruppo si voleva dare alle tante persone colpite da questo annoso problema, la possibilità di confrontarsi e capire anche quanto il disagio fosse esteso.

Precisa, infatti, “Abbiamo così appurato che anche le vicine Marche stavano vivendo la nostra stessa problematica. Da qui è partita una bellissima ed efficace collaborazione. Abbiamo raccolto firme ed anche testimonianze sia dal versante abruzzese che marchigiano della vallata. Questo ci ha permesso di ottenere maggiore attenzione da parte degli enti preposti, delle autorità competenti e dei media. I nuovi controlli avevano, infatti, convalidato la non conformità ad alcune norme all’interno della ditta. Ciò nonostante molti di noi cittadini, dopo alcuni mesi, si sono ritrovati ad essere doppiamente vittime di tutta questa vicenda, perché chiamati anche a subire azioni legali da parte della Stam.

Non ci rimane che sperare e credere nella giustizia, quella Giustizia costituzionalmente posta a difesa del popolo: un popolo che sta soffrendo e che in maniera pacata e pacifica ha semplicemente chiesto aiuto”.

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