Colonnella. Un’ordinanza di chiusura immediata dall’azienda Stam di Vallecupa a Colonnella. Alla luce dei odori, nauseabondi, che ammorbano l’aria di una zona di territorio che va dalla bonifica del Tronto, fino a Martinsicuro per lambire anche il territorio marchigiano.
E’ il succo di un esposto che i residenti della zona hanno inviato, negli ultimi giorni, ad una serie di autorità territoriali. Dal sindaco Leandro Pollastrelli, ai presidenti di Regione e Provincia, ai carabinieri, ai Nas, al prefetto e alla procura della Repubblica.
Più che un esposto vero e proprio, gli estensori del documento hanno condensato tutte quelle che sono le problematiche, in termini di vivibilità della zona dopo l’insediamento dell’azienda che trasforma i fanghi di depurazione. Le sostanze prodotte, classificate come ammendanti, poi vengo sparse sui terreni agricoli e trasportate con trattori che attraversano i centri abitati.
“ Il tutto rende l’aria irrespirabile” si legge nella nota, “ rendendo l’aria irrespirabile e provocando malesseri generalizzati ai residenti. Come vomito, mal di testa e formicolio in gola. Ristoranti e attività ricettive presenti subiscono un danno enorme.
E altrettanto grave è la situazione che subiscono coloro che vivono e lavorano nelle vicinanze della Stam. Il sindaco sembra aver fatto quello che era nelle sue competenze, e di questo lo ringraziamo, ma ora è necessario mettere fine a questa situazione”.
Lo scorso anno, come raccontano gli estensori del documento, il responsabile della ditta incriminata, durante un’assemblea pubblica, promise che avrebbe sistemato il tutto, soprattutto in ordine al problema dei cattivi odori. Problema, però, che durante le ultime settimane si è riproposto in maniera più evidente.
I residenti non vogliono arrivare ad azioni di forza, ma chiedono alle autorità di intervenire e di farlo in fretta per mettere fine a tale situazione.
Nel frattempo per lunedì 9 settembre (ore 20.30), in piazza Novelli a San Giovanni di Colonnella è stata indetta un’assemblea pubblica per affrontare il problema. Momento al quale l’invito è stato esteso anche ai sindaci e ai residenti dei comuni limitrofi.
