Una donna mentre percorreva la pista ciclabile per tornare in spiaggia, ad una ventina di metri di distanza dell’ingresso del camping Nino, ha urtato col pedale uno dei “biscotti” in cemento che delimitano il percorso riservato alle bici dalla strada. La donna ha perso il controllo della bici, fortunatamente non ha battuto la testa, ma cadendo ha riportato varie escoriazioni. A soccorrerla è stato immediatamente il marito, oltre ad altre persone che hanno assistito alla scena. È stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova per medicare le ferite riportate. Che quei “biscotti” in cemento avrebbero potuto rappresentare un pericolo (sono lunghi più di un metro, divisi in tre sezioni poi riunite, alti circa 20 centimetri), residenti e turisti lo avevano detto agli stessi operai che nei giorni scorsi stavano eseguendo i lavori di realizzazione della pista ciclabile.
Oltretutto, la pista in questo tratto del lungomare dovrebbe essere larga 2metri. Ma in realtà in quei due metri vengono considerati anche quei circa 30 centimetri che separano il cordolo dall’inizio effettivo dell’asfalto, ovvero una sorta di zona franca per le caditoie di raccolta di acque piovane. Quindi non percorribili dalle bici. Accade quindi che la corsia sud della pista ha un’ampiezza di un metro, quella nord è meno larga. Due bici se si incrociano in senso contrario fanno fatica a passare. Sono stati poi creati dei parcheggi per disabili, rimasti inutilizzati per tutto il giorno nel tratto di lungomare dove in cui tutti gli stalli sono stati cancellati. Realizzati anche dei punti per lo scarico delle merci.
Altro aspetto su cui riflettere è che il percorso ciclabile su via degli Acquaviva nord, ancora da ultimare (asfaltato solo il tratto iniziale e manca ancora tutta la segnaletica), è stato occupato dalle auto dei vacanzieri. Insomma, forse sarebbe stato il caso aspettare la fine della stagione estiva, per presentare al meglio una pista ciclabile studiata magari assieme ai residenti e agli operatori turistici locali. In piena estate e prima ancora che possa essere inaugurata già si sono registrati due gravi episodi che potevano costare molto caro ad altrettante persone.