Ora anche un esposto inviato al Prefetto Graziella Patrizi contro la pista ciclabile di Cologna Spiaggia. È stato presentato dai residenti di via del Sottopassaggio, nella zona nord della popolosa frazione del Comune di Roseto, perché il percorso tracciato su questa strada rappresenta un vero e proprio pericolo per gli amanti delle due ruote, ma anche per gli stessi automobilisti.
Quasi una pista promiscua perché la strada è a doppio senso di marcia e due vetture che procedono in direzione opposta, se la pista è occupata dalle bici, non riescono a transitare. Ed è consuetudine che la zona riservata alle due ruote venga letteralmente invasa dalle vetture come dimostrano le foto. Oltretutto, la pista è delimitata solo da segnaletica a terra e non dai birilli catarifrangenti come quelli utilizzati per delimitare il tracciato ciclabile sul tratto sud del lungomare.
L’esposto consegnato al Prefetto di Teramo è stato inviato anche al sindaco Sabatino Di Girolamo, al comando della polizia municipale e al comando della polizia stradale.
Secondo i residenti ci sarebbero delle evidenti irregolarità anche al codice della strada che comunque dovranno ora essere accertate. Va anche sottolineata la pericolosità per alcuni abitanti di via del Sottopassaggio che rischiano di essere investiti dalle auto uscendo dal cancello della propria abitazione. Sono quasi prigionieri in casa.
Che la pista, studiata così come è stata poi realizzata, presentasse dei dubbi era stato sottolineato dagli stessi abitanti di via del Sottopassaggio sia agli operai della ditta che si è aggiudicata l’appalto, sia agli amministratori rosetani. Si è scelto però di andare avanti ugualmente, tra polemiche e proteste di turisti e residenti.
Perché la pista, così come è stata pensata e realizzata, con tre soluzioni differenti l’una dall’altra su un tratto di appena 2 chilometri, rappresenta un pericolo. Soprattutto su via del Sottopassaggio e via degli Acquaviva dove la carreggiata per le auto si è ristretta lasciando però il doppio senso di marcia.
Intanto, già subito dopo Ferragosto dovrebbe esserci il primo sopralluogo da parte degli organi competenti sulla scorta dell’esposto che è stato presentato. La pista ciclabile, seppur aperta alle bici, ad oggi non è stata ancora sottoposta a collaudo.
A questo punto non è escluso, sulla scorta degli accertamenti che saranno eseguiti nei prossimi giorni, che il tracciato debba essere ridisegnato, se non in toto, almeno per quanto riguarda i punti considerati critici.