Per Villa Ranalli, l’edificio abbandonato quasi in pieno centro a Cologna, circondato da una fitta vegetazione, luogo in cui topi e serpenti sono all’ordine del giorno, si procederà con un’azione di forza e coatta.
Sarà il Comune ad occuparsi degli interventi di pulizia dell’intera area, soprattutto dopo le proteste dei residenti della zona stanchi di convivere con un rudere che tra le altre cose, in passato è stato luogo di ritrovo per tossici e persone senza una fissa dimora. Della vicenda si sta interessando l’assessore alle manutenzioni Nicola Petrini, dopo numerosi tentativi fatti dagli uffici per rintracciare alcuni eredi dello stabile.
La questione risale ormai a qualche anno fa e non è stata mai risolta. Ci sarebbero degli eredi, ma ne sarebbe stato rintracciato uno che risiede in Svizzera. Comunque il sindaco Sabatino di Girolamo, in qualità di massima autorità sanitaria cittadina, ha deciso di agire in maniera coatta dando mandato all’assessore di provvedere alla pulizia dell’area.
“Dopo un capillare lavoro di ricerca da parte dei vigili”, spiega l’assessore Petrini, “siamo riusciti a rintracciare una sola erede che attualmente risiede in Svizzera a cui abbiamo notificato una diffida alla pulizia dell’intera area”.
Nel verbale di contestazione, notificato il 10 aprile, si precisava che la proprietaria avrebbe dovuto adempiere ai suoi obblighi entro sette giorni dalla notifica del provvedimento, scaduti i quali il Comune avrebbe proceduto all’esecuzione dei lavori d’ufficio, con le relative spese a carico della persona inadempiente. L’Ente ha atteso sino al 15 maggio, ma la proprietaria è risultata ancora inadempiente.
E’ stato quindi deciso di procedere d’ufficio dando incarico ad una ditta di pulire l’area in maniera coatta, fermo restando che le spese di bonifica verranno addebitate agli eredi. Il Comune ovviamente spera di poter recuperare le somme. Nel frattempo gli uffici hanno iniziato a lavorare alle procedure di affidamento i cui lavori dovrebbero partire entro 15 giorni.