Termineranno nella giornata di domani le operazioni portate avanti dalla ditta Imar di Termoli, vincitrice dell’appalto. Lavori eseguiti a perfezione secondo gli stessi operatori turistici locali che sino sono riappropriati di oltre 13 metri di arenile fronte mare. Peccato che le opere di ripascimento siano state eseguite solo ora, agli inizi di agosto e con una stagione turistica entrata ormai nella sua parte finale.
Perché tra un mese o poco più i turisti saranno già andati via. La sabbia sistemata in questi giorni, inizialmente color grigio fango ma che ha poi assunto il suo colore naturale per via dell’ossidazione, ha ridato ai camping Stella Maris e Nino e agli agricamping della zona un aspetto completamente diverso. C’è chi si è lamentato per la presenza di alcune porzioni di fango che la draga ha prelevato al largo.
Ma non si tratta di fanghi inquinanti, solo materiale naturale, nulla a che vedere con eventuali depositi inquinanti. C’è chi ha sollevato perplessità sul fatto che l’acqua sia torbida. Ma anche qui, una situazione inevitabile durante le stesse operazioni di ripascimento.
Durante le operazioni il vice sindaco Simone Tacchetti ha seguito personalmente tutte le fasi dell’intervento per sincerarsi che le procedure venissero rispettate, riconsegnando a questo tratto di arenile il giusto aspetto dopo che l’erosione negli ultimi 5 anni ha cancellato 20/25 metri di spiaggia, cancellando quasi del tutto alcune concessioni demaniali. La speranza è che alle prime mareggiate le opere di ripascimento non vengano spazzate via in un attimo. Una delle cause è purtroppo il famoso pennello maledetto che non è stato ancora rimosso. Se ne riparlerà ad ottobre, forse.