Due settimane di tempo per rimuoverlo, per eliminare un’opera realizzata nel 2010 in occasione del ripascimento morbido che aveva interessato un tratto di circa un chilometro di spiaggia, con scarsi risultati. La barriera perpendicolare in questione nel tempo, anziché contrastare il fenomeno erosivo, lo ha accentuato cancellando un tratto di arenile, fronte mare, di circa 15 metri.
Tant’è che la concessione demaniale del camping Stella Maris è passata da oltre 900 metri quadrati di superficie di qualche anno fa ad appena 400 metri. Ridotta la concessione anche del camping Nino. L’eliminazione del pennello dovrebbe ora favorire il deposito dei sedimenti, in modo particolare di sabbia.
L’ultima mareggiata oltre ad aver cancellato il ripascimento morbido dello scorso mese di agosto, quando furono depositati complessivamente 10mila metri cubi di sabbia, ha anche raggiunto le cabine e le piattaforme per le docce, riportando alla luce alcune tubazioni. Stesso problema anche più a nord, nel tratto di arenile antistante gli agricamping Marino e Albachiara.
Qui di fatto non è rimasto neppure lo spazio per sistemare un solo ombrellone e c’è il timore che le prossime mareggiate invernali, soprattutto da Levante e da Grecale, possano raggiungere le strutture ricettive meno protette.
Intanto, gli operatori turistici locali sono in attesa delle risposte dalla Regione per quanto riguarda la “rifioritura” delle scogliere già esistenti, che si trovano al largo. C’è l’intenzione di rafforzarle ma la somma a disposizione è di appena 250mila euro, insufficiente per dare una risposta concreta. Perché i frangiflutti devono essere praticamente ricostruiti in superficie visto che nel tempo lentamente sono sprofondati nel fango e nella sabbia.