Quattordici chilometri di coda nel solo tratto tra Giulianova e Città Sant’Angelo. Un disagio annunciato ma passato inosservato per chi avrebbe dovuto e potuto evitare tutto questo. L’esodo per le festività natalizie non è iniziato nel migliore dei modi.
Il sequestro dei viadotti sulla A14 doveva essere una forma di garanzia per gli automobilisti perché secondo il Gip di Avellino, Fabrizio Ciccone i guardrail, i famosi new jersey, non offrirebbero quella sicurezza indispensabile per chi ogni giorno compie decine e decine di chilometri sulle autostrade italiane. In realtà il provvedimento emanato dal giudice mette davvero a rischio l’incolumità di migliaia di viaggiatori. Le lunghe code, il pericolo di tamponamenti.
Insomma, quando la soluzione anziché risolvere un problema diventa essa stessa il problema. Ad alzare la voce in queste ultime ore anche il presidente di Assoturismo Confesercenti di Teramo Gianluca Grimi, preoccupato per i danni al turismo e all’economia locale provocati da questa situazione.
“Come ogni inverno da 10 anni il nome Abruzzo /Teramo appare su tutti i media nazionali in modo negativo”, sottolinea Grimi, “Terremoti, viadotti A 24/25, cattive voci su acque marine, acqua del Gran Sasso, nevicate epocali. Esodo natalizio devastato dai sequestri, a mio giudizio improvvidi nel timing e nel metodo. Chiaro, turismo in calo. Chi attraversa le nostre strade per andare più a sud non si fermerà mai più in Abruzzo, avendone tale ricordo. I danni all’immagine e alle future prenotazioni non si possono nemmeno calcolare. Certo, non si prospetta un bell’esodo natalizio né un buon controesodo e nemmeno una buona pubblicità per la provincia di Teramo in particolare. Confidiamo nella capacità comunicativa della regione per recuperare in parte i danni oggettivi e di immagine”.
Intanto c’è chi vorrebbe che il giudice che ha emanato i provvedimenti si mettesse in viaggio proprio in questi giorni e percorresse questo tratto di autostrada per comprendere al meglio la problematica e vivere in prima persona i disagi che migliaia di automobilisti stanno vivendo in questi giorni.