L’istanza presentata da Società Autostrade al Gip di Avellino, Fabrizio Ciccone, di riaprire il viadotto del Cerrano della A14 ai mezzi pesanti non è stata rigettata.
Il giudice l’ha lasciata sul suo tavolo ma ha esortato l’Aspi ad eseguire una serie di interventi alla base dei piloni, soprattutto il numero 1, al termine dei quali potrebbe revocare il provvedimento che dallo scorso 18 dicembre vieta ai camion superiori a 35 quintali di passare sul viadotto.
Già in mattinata le squadre di operai sono nuovamente entrate in azione dopo che nei giorni scorsi erano stati sistemati a 68 metri di profondità particolari sensori capaci di registrare in tempo reale ogni piccola oscillazione o movimento franoso del terreno e di consentire eventualmente l’attuazione immediata del piano di emergenza.
La vicenda interessa in modo particolare il territorio comunale di Silvi, martoriato quotidianamente dal transito dei tir. Vito Partipilo, capogruppo di Democratici per Silvi sta seguendo la questione da vicino. L’esponente politico di opposizione ha presentato tra le altre cose un’istanza con cui chiede di verificare la sicurezza statica dei ponti della statale 16 che attraversano il torrente Cerrano e il fiume Piomba che ogni giorno devono sopportare il peso di centinaia di camion.
C’è la convinzione infine che i lavori che Società Autostrade sta eseguendo ai piloni del viadotto del Cerrano consentiranno tra pochi giorni di riaprire al passaggio dei mezzi pesanti e di mettere fine ad una situazione di grande disagio per la città di Silvi.