Tubature esplose, manto stradale dissestato, rotatorie seriamente danneggiate. Il continuo transito dei mezzi pesanti sulla statale Adriatica, tra Pineto e Silvi sta causando danni per migliaia di euro.
E se il passaggio dei tir non verrà dimezzato, come ha chiesto il sindaco di Silvi Andrea Scordella, la situazione degenererà nell’arco di una decina di giorni. Anche perché il giudice per le indagini preliminari di Avellino ha rigettato l’istanza presentata dall’Aspi, la società Autostrade, di riaprire il viadotto al passaggio dei camion di peso superiore a 35 quintali.
Pertanto, in attesa di nuove soluzioni, i tir continueranno a transitare lungo l’arteria ordinaria. A Pineto i segni lasciati dai camion sono evidenti sulla rotatoria tra l’innesto della provinciale di Borgo Santa Maria, la strada del casello autostradale, con l’ingresso alla variante. La rotatoria, realizzata meno di un anno fa, sul lato ovest è stata letteralmente distrutta a causa del passaggio dei mezzi pesanti che oltre ad aver rotto il cordolo, ha sollevato anche le mattonelle.
Un danno non di poco conto causato dalla disattenzione dei camionisti che hanno affrontato la rotonda con una traiettoria molto più stretta. Il comando della polizia municipale comunque ha esaminato i filmati delle telecamere di videosorveglianza che si trovano nella zona. Un video in modo particolare mostra un mezzo pesante con targa ungherese che percorre la rotatoria con quasi tutte le ruote all’interno dello spazio di sicurezza.
Il comandante della polizia locale Giovanni Cichella ha avviato la procedura che prevede, oltre alla notifica del verbale per violazione del codice della strada, anche la richiesta del risarcimento del danno. Non sarà certo una cosa breve, ma intanto il responsabile è stato individuato.
Intanto, il capogruppo dei Democratici per Silvi, Vito Partipilo, ha inviato un documento ai sindaci Andrea Scordella di Silvi e Matteo Perazzetti di Città Sant’Angelo con cui chiede la verifica statica dei ponti sulla SS 16 della Piomba, e Cerrano-Concio. Qui i mezzi pesanti quando si formano lunghe code molto spesso sostano per diversi minuti in attesa che il serpentone dei mezzi pesanti riprenda a muoversi. Partipilo pone il dubbio, a questo punto, sulla sicurezza delle strutture.