La convenzione permetterà un’organizzazione più efficace dell’area archeologica, al fine di garantire l’apertura al pubblico del parco anche la domenica, nei giorni festivi e anche la sera. Grazie a questo accordo, inoltre, si potrà completare il lavoro di riqualificazione di tutto il sito degli scavi, con un nuovo ed attrezzato percorso didattico, per dotarlo finalmente di servizi e risorse umane necessarie alla vita stessa di una realtà archeologica così importante.
Il sindaco di Campli Pietro Quaresimale si è mostrato entusiasta. “La gestione della necropoli è altamente strategica per il rilancio turistico di Campli. La convenzione con la Soprintendenza è un fatto storico che permetterà al Comune, per la prima volta, di gestire l’area archeologica direttamente. È una grande opportunità – prosegue Quaresimale – grazie alla quale potremo creare un percorso unico, tra la necropoli, il museo archeologico e il centro storico di Campli, con Palazzo Farnese, la Cattedrale, la Scala Santa e il nuovo Museo Nazionale d’arte sacra. In questo modo Campli si candida a diventare la punta di diamante del turismo culturale della nostra regione”.
“Si tratta di un progetto pilota, che vorremmo poi estendere anche ad altri siti e strutture regionali» conferma il Direttore della Soprintendenza dell’Abruzzo Rosaria Mencarelli. “Come accade già in altre regioni italiane, anche in Abruzzo la gestione del patrimonio culturale non può ricadere sempre e solo sulle spalle dello Stato. Grazie ai nuovi strumenti normativi, è possibile coinvolgere soggetti privati nell’ideazione e implementazione di progetti di sviluppo. È nostra intenzione conclude la Soprintendente “iniziare questo nuovo corso proprio da Campovalano”.