Biglietterie TUA ancora chiuse di pomeriggio a Teramo e Giulianova

Teramo. Nelle biglietterie della TUA di Teramo e Giulianova il lockdodwn è ancora tale, visto che restano chiuse negli orari pomeridiani.

 

A sollevare il caso sono le sigle sindacali del trasporto pubblico (Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal), che evidenziano quella che è una situazione al limite del paradosso.

La TUA ha messo i lavoratori (part-time) delle biglietterie in cassa integrazione, lasciando chiusi gli uffici, che oltre alla vendita titoli viaggio svolgono funzioni preziose di informazione alla clientela.

“Con le solite scuse”, si legge in una nota, “tanto abbiamo l’APP. Tanto viaggia poca gente, l’azienda chiude un servizio importante per tutta la collettività.

Provate a chiedere quanti sono capaci di effettuare l’acquisto del biglietto tramite l’applicazione sullo smartphone, e pensiamo alle persone anziane, o quanti sono alla ricerca di informazioni sugli orari, sui rimborsi, sulle prenotazioni, (l’App vocale ancora non l’hanno inventata…!!)”.

Dopo il periodo della pandemia e con la riapertura delle diverse attività produttive, molta gente è tornata ad utilizzare  i mezzi pubblici, cosa che resta ancora abbastanza difficoltosa con la ridotta capacità di carico sia per le restrizioni normative sia  per via delle decisioni incomprensibili dell’azienda di non reinserire buona parte dei servizi pre Covid  e  nonostante tutti questi disagi per viaggiare, in aggiunta, si ha anche la difficoltà di reperire i titoli di viaggio ed avere informazioni puntuale sui servizi.

 

“Pochi giorni fa “,prosegue la nota, ” avevamo scritto una nota al sottosegretario Umberto D’Annuntis, con la quale si evidenziavano tante problematiche nella nostra provincia legate al trasporto pubblico locale gestito da TUA.

Purtroppo nulla è cambiato, anzi le cose sono anche peggiorate e la questione delle biglietterie dimostra che vi è un totale abbandono societario del nostro territorio.

Evasione tariffaria consentita, solo così potremmo definirla, non abbiamo altri aggettivi, abbiamo finito le forze per denunciare questo fenomeno, che nel corso del tempo ha visto sempre di più aumentare il numero di “Portoghesi”, oggi si tollerano i portoghesi e per di più non si dà la possibilità agli onesti di pagare un normale biglietto.

Le aziende hanno poche leve per migliorare i loro bilanci (che con la pandemia hanno subito un vero e proprio tracollo) una di questa è di far pagare il biglietto agli utenti, ma qui a Teramo è la stessa azienda a non permettere a quelle persone oneste di poterlo fare.

Tutti i pomeriggi della settimana ci sono 40% dei servizi ancora in funzione, con collegamenti importanti come ad esempio: L’Aquila (con coincidenza per Roma), Pescara, Ascoli Piceno, Giulianova e tante altre località minori della nostra provincia, come si possono lasciare le biglietterie chiuse?

Chiediamo la riapertura immediata delle biglietterie per tutta l’intera giornata e per tutta la settimana, domenica compresa, giornata in cui anche i rivenditori indiretti quali bar e tabaccherie rimangono chiusi”.

 

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