Iniziano ad emergere particolari nuovi sulla vicenda, compresa una denuncia-querela da parte dei proprietari nei confronti di chi è sospettato di aver ucciso l’animale.
La relazione, redatta dai veterinari giuliesi che lo hanno operato, è stata allegata alle denunce per tortura e uccisione del cane, fatta dai proprietari, accompagnati dal loro avvocato nella caserma dei carabinieri di Giulianova.
L’animale presentava nell’emitorace 4 fori a destra e 3 a sinistra (probabilmente causati da un forcone a due punte), e lesioni sul naso, nella regione periobirbitale e nella parte destra del cavo orale. A rendere la situazione maggiormente critica è stata l’emoraggia interna, casuata da probabili traumi nella zona del petto.
Una fine terribile per il giovane pitbull, il tutto avvenuto in pochi minuti, tra i 5 e i 10. I proprietari del cane hanno denunciato il vicino di casa, che sarebbe stato vista dalla famiglia del proprietario (e forse da alcuni testimoni) utilizzare l’arnese contro Zeus per l’ultima volta in un’area pubblica proprio davanti all’abitazione.
Ancora poco chiare le dinamiche dell’episodio, infatti, il pitbull sarebbe fuggito da un recinto di oltre 2 metri con reti elettrosaldate e inclinate a 45° e cancello bloccato con un lucchetto, che pare esser stato manomesso.
Dell’episodio si sono interessate diverse associazioni animaliste, in particolare la Lega del Cane, che sta cercando con sopralluoghi e testimonianze (che però pare risultino contraddittorie) di ricostruire la dinamica completa.
Nel frattempo il prossimo sabato (23 febbraio) potrebbe essere orgranizzata una manifestazione in difesa dei pitbull e per chiedere giustizia per Zeus a Teramo; mentre alcune trasmissioni nazionali si stanno interessando al caso e potrebbero arrivare a Bellante per capire meglio cosa possa aver spinto ad uccidere con un forcone Zeus.