Attivato il centro di accoglienza per i profughi ucraini nella struttura I Pioppi del quartiere Annunziata di Giulianova.
Donne, ragazze e anche alcuni bambini per registrarsi, sottoporsi a tampone e a vaccinazione prima dell’assegnazione di una camera d’albergo. Il dottor Paolo Calafiore, direttore sanitario dell’ospedale di Giulianova, ha coordinato l’organizzazione.
Tante le strutture ricettive che hanno risposto al bando della Regione per mettere a disposizione le camere per l’accoglienza. A Giulianova il gruppo operativo regionale, come ha spiegato Luca Di Giammatteo, ha provveduto per la sistemazione e la destinazione dei profughi che si sono registrati nella struttura I Pioppi.
Il centro di accoglienza di Giulianova resterà aperto per tre giorni, ma non è escluso, a seconda dell’affluenza dei profughi, che si possa ampliare il periodo per garantire il disbrigo di tutte le pratiche.
La macchina della solidarietà verso il popolo ucraino è inarrestabile. A Giulianova privati che hanno messo a disposizione le abitazioni per accogliere le famiglie che fuggono dalla guerra, il centro d’emergenza del quartiere Annunziata che vede in prima linea volontari della protezione civile e della Croce Rossa.
E a dare man forte ci sono anche donne ucraine che vivono in Italia da molto tempo, come Nadia, tornata pochi giorni fa a Giulianova dopo aver trascorso quasi due mesi accanto alla madre a Leopoli, Irina, laureata in medicina ma che non ha mai esercitato e oggi vive a Martinsicuro, oppure Olga che vive ad Alba Adriatica da circa 20 anni ma che ha i familiari in Ucraina e che convivono col terrore dei bombardamenti.