“Nel Febbraio 2018, vennero divulgati video sui social che riprendevano la caduta di intonaci dovuta ad infiltrazioni d’acqua nella rimessa di Atri. La Tua Spa con comunicato stampa del 11 Marzo 2018 informava e rassicurava soprattutto i dipendenti che si stava provvedendo, con urgenza, alla messa in sicurezza del deposito. Dal comunicato infatti si apprendeva che i lavori fossero già stati appaltati e che a breve sarebbe stata ripristinata la piena agibilità dell’area. Ad oggi, purtroppo, dopo mesi, dobbiamo segnalare che la situazione non è cambiata. Le promesse fatte dall’azienda non sono state mantenute in quanto i lavori nel deposito della Tua di Atri non sono mai iniziati. Le infiltrazioni d’acqua aggravano sempre di più la situazione già precaria incrementando notevolmente i danni subiti. La TUA, invece di adoperarsi a ristrutturare l’impianto in via Colle Maralto, a dotarlo di videosorveglianza per per bloccare furti ed atti vandalici, a renderlo funzionale per la collettività con ufficio informazioni e con un punto vendita di titoli di viaggio, utilizzando risorse umane interne non più idonee alla guida, opta per la più semplice delle soluzioni. Decide infatti, su richiesta del Comune di Atri, prendendo subito la palla al balzo, di abbandonare l’immobile e spostare il solo parcheggio dei bus in località Fosso della Stufa”.
E ancora: “Già circa un mese fa avevamo richiesto un incontro alla Tua per affrontare la tematica e inoltrare le nostre istanze. Volevamo suggerire alcune soluzioni ma di questi tempi non va di moda ascoltare le parti sociali, gli addetti ai lavori, chi opera quotidianamente su un settore, chi conosce le problematiche territoriali e tecnicamente può dare un consiglio. Oggi purtroppo, bisogna cercare la ”Soluzione provvisoria” quella di facciata, che salvi capre e cavoli ma che non porta pero’ a una definitiva svolta”.
I sindacati credono che “sul tema dell’inquinamento acustico e ambientale facciamo presente che nella nuova località individuata ci sono diverse abitazioni quindi questa scelta non farebbe altro che spostare il problema da una parte all’altra; 24 dipendenti circa che dovranno sostare nelle ore di morbida dei servizi nel nuovo parcheggio saranno privati di servizi igienici, dei locali scalda vivande, senza riparo dalle intemperie e molti di essi provenendo con gli autobus da paesi limitrofi non avrebbero nemmeno la vettura privata per spostarsi e raggiungere un punto di ristoro; aumenteranno i tempi di percorrenza per trasferire gli autobus dal nuovo parcheggio al capolinea di Colle Maralto a meno che non si decida di fare a meno anche dello stesso, isolando quasi mezza città dal servizio pubblico. Ci chiediamo a questo punto cosa ne sarà dello storico deposito di Atri abbandonato e disprezzato da chiunque ma tanto caro ai lavoratori che farebbero di tutto per tenerselo stretto. Chiediamo pertanto che qualsiasi decisione si prenda in merito allo spostamento dei parcheggi, anche se provvisorio, Azienda e Comune tengano conto delle esigenze di tutti i dipendenti impiegati con la realizzazione di strutture adeguate e a norma di legge”.