Atri, ospedale San Liberatore: dal 7 gennaio riprende l’attività di chirurgia e ortopedia

Atri. Dal 7 gennaio riprenderanno le attività dei reparti di chirurgia e ortopedia all’ospedale San Liberatore di Atri.

 

E con essi, anche l’attività delle sale operatorie sospese negli ultimi due mesi per l’emergenza Covid. L’attività delle sale operatorie potrà far ripartire anche i servizi di oculistica che richiedevano l’anestesia generale. Una notizia salutata favorevolmente dal Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, il quale evidenzia che si tratta di un primo importante tassello per riportare alla piena operatività tutti i reparti funzionanti pre-Covid e che la struttura è ora dotata di nuove professionalità, attrezzature e servizi. Resterà, infatti, per sempre il reparto di Riabilitazione Respiratoria nato sotto il Covid, che è l’unico della provincia di Teramo, e tra le altre cose, la struttura sarà dotata di una TAC fissa a 128 strati.

 

Desidero ringraziare – dichiara Ferretti – il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e l’Assessora alla Sanità Nicoletta Verì per aver saputo interpretare le richieste del territorio e il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia e il direttore sanitario aziendale Maurizio Brucchi, per aver dato sollecito riscontro a tale esigenza anche in considerazione dell’importanza del presidio di Atri nell’ambito della cura delle altre patologie e dell’incisiva attività chirurgica, mantenendo così le promesse fatte. Dopo l’arricchimento di materiali dovuto a donazioni per oltre 650mila euro di privati, imprenditori e associazioni e grazie ai proventi della raccolta fondi promossa dal Comune di Atri, anche in questa seconda fase dell’emergenza Covid il San Liberatore si arricchisce sia di strumentazione tecnologica, (poiché si sta procedendo alla realizzazione della nuova Tac fissa a 128 strati che sarà ubicata nei locali della ex Medicina Nucleare) e di nuovi servizi. Resterà per sempre il reparto di Riabilitazione Respiratoria, che si trova nell’ex Psichiatria ed è nato in questi mesi e che è l’unico nella provincia di Teramo.

 

Il Centro di Salute Mentale potrà restare nei locali dell’ex Pretura, dove è stato temporaneamente ubicato, ampliando così ulteriormente i servizi presenti nel centro storico. Inoltre sono state nominate due ottime professionalità nel presidio: il dottor Piergiorgio Casaccia e il dottor Giuseppe Lanni rispettivamente responsabili del Pronto Soccorso e della Radiologia. Con queste premesse sento di poter dire che al termine dell’esperienza Covid il nostro presidio avrà un arricchimento non solo in termini umani, ma anche di strumentazioni tecniche e sarà potenziato sia nel personale che nei servizi”.

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