“L’INPS – spiega il primo cittadino – con una circolare del 21 settembre 2018, ha decretato che le agenzie presenti sul territorio verranno chiuse qualora non soddisfino almeno due di tre requisiti individuati. Il primo è che la popolazione del bacino d’utenza superi i 60 mila abitanti; il secondo che il personale assegnato sia superiore alle 10 unità e il terzo che il tasso di ipercopertura sia inferiore al 60%, ovvero che nel caso di chiusura di una agenzia, la distanza per raggiungere la più vicina sia inferiore ai 30 minuti. Questo è l’unico requisito che sinora soddisfiamo, visto che il tempo sarebbe di gran lunga superiore, in particolare per i comuni della Val Fino, ma abbiamo ragionato con i referenti per cercare di soddisfare anche gli altri due requisiti: ampliare il bacino d’utenza e avere ulteriori unità lavorative su Atri. Domani, 12 ottobre, incontrerò il direttore regionale dell’INPS per palesare le nostre richieste”.
Nel dettaglio, tra i requisiti per non chiudere una agenzia, l’INPS chiede che il bacino di utenza debba superare i 60mila abitanti. Atri con i comuni del comprensorio (Silvi, Pineto, Castiglione M.R., Castilenti, Bisenti, Montefino, Cellino Attanasio, Cermignano, Arsita) arriva a 53mila. Per questa ragione si è pensato di proporre il passaggio di Notaresco dal bacino di Giulianova a quello di Atri, cosa che ha trovato il parere favorevole del sindaco di Notaresco, in questo caso il bacino supererebbe i 60 mila. Quanto al personale per l’INPS deve essere superiore a 10 unità, ad Atri ce ne sono 9 e si sta ragionando sullo spostamento di due nuovi addetti. La sede INPS ad Atri, precisa il Sindaco, non comporta alcun costo di locazione per l’ente dato che il Comune di Atri da sempre ha concesso a titolo gratuito l’utilizzo di quegli spazi.
“Appena abbiamo ricevuto questa circolare, ovvero due giorni fa – spiega Ferretti – con i sindaci dei comuni interessati abbiamo immediatamente ragionato sulle contromisure da mettere in atto e ieri ho avuto un colloquio con il direttore provinciale dell’INPS e con il Presidente del Comitato INPS provinciale ai quali ho avanzato le nostre proposte. I due referenti hanno accolto le nostre esigenze e compreso le nostre istanze impegnandosi a sottoporle alla direzione regionale. Se anche in questo caso ci fosse parere favorevole le sottoporranno alla sede centrale di Roma, i cui responsabili decideranno sul da farsi. Oggi stesso abbiamo inviato una lettera firmata dai 10 sindaci dei comuni del bacino con le nostre due richieste. Non escludo di convocare un consiglio comunale straordinario allargato a tutti i dieci comuni del comprensorio al fine di dare un peso politico ancora più incisivo all’istanza e siamo certi che le nostre esigenze verranno ascoltate perché il servizio che l’INPS svolge nel nostro territorio è preziosissimo e estremamente importante”.