Atri. Un pomeriggio tra musica, colori, odori e tantissime persone. Una vera e propria festa per la riapertura dei cancelli de I giardini della memoria, lo spazio verde della casa di riposo Santa Rita di Atri, di proprietà della Asp 2.
L’area si trova a Largo Forosetto che è tornato ad essere patrimonio fruibile dell’intera città grazie alla collaborazione tra Asp 2, la Fondazione Tercas che ha finanziato il progetto, i ragazzi dell’Istituto agrario Zoli e i volontari dell’associazione Positivamente.
L’inaugurazione è stata aperta da un piccolo concerto tenuto dalla banda di Casoli di Atri diretta dal maestro Tallero, subito dopo il taglio del nastro da parte del presidente della Asp 2, Roberto Prosperi, sindaco della città ducale, Gabriele Astolfi e il presidente della Fondazione Tercas, Enrica Salvatore.
“Questo spazio verde chiuso da un cancello che oggi abbiamo riaperto – ha detto l’avvocato Roberto Prosperi dell’Asp 2 – torna ad essere uno spazio comune dove la città incontrerà gli ospiti della casa di riposo, dove le stagioni doneranno colori ed odori agli spazi che adesso hanno fiori, essenze e frutti, dove i ragazzi dell’istituto agrario faranno fruttificare nuovamente le antiche viti utilizzate per fare il vino da messa dalle monache quasi 160 anni fa”.
All’evento hanno partecipato gli assessori regionali all’agricoltura Dino Pepe e quello al Turismo Giorgio D’Ignazio, dirigenti scolastici, della Asl e della Coldiretti provinciale.
Protagonisti, però, sono stati i tantissimi cittadini accorsi per vedere cosa è stato realizzato dietro quel cancello che era sempre chiuso, i bambini che hanno preso letteralmente possesso di un nuovo spazio di socializzazione e gli anziani che ricordavano vagamente il luogo.
“I giardini della memoria sono un altro tassello della comunità del benessere che la Asp 2 sta realizzando sul territorio assieme alla fattoria sociale Rurabilandia e al Centro integrato per i servizi alla famiglia – ha aggiunto il presidente Prosperi – Abbiamo ancora molto altro lavoro da fare e siamo all’opera per fornire sempre servizi adeguati, di alto standard, in base ai bisogni delle comunità”.
Dopo gli interventi ed i saluti da parte delle autorità c’è stato spazio per una degustazione di prodotti tipici preparati dalle cuoche della casa di riposo Santa Rita e della fattoria sociale Rurabilandia.