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Atri in Azione, le criticità della rotonda tra SS553 e viale Risorgimento

Il comitato di Atri in Azione, coordinato da Michele Capanna Piscè, ha raccolto diverse segnalazioni da parte dei cittadini sulla nuova, seppur provvisoria, rotonda realizzata all’incrocio tra la SS553 e viale Risorgimento.

“Si spera che la soluzione adottata in via temporanea non corrisponda a quella definitiva in quanto stanno emergendo una serie di criticità che si andranno ad elencare sinteticamente e di cui, a nostro parere, si dovrà tenere conto nella progettazione e realizzazione della soluzione definitiva”, sottolinea il coordinamento.

Le criticità secondo Atri in Azione.

1) Difficoltà per mezzi pesanti e pullman provenienti da Viale Risorgimento ad immettersi sulla SS553 direzione Atri. Di fatto ci sono giunte diverse segnalazione (foto 1) che ci testimoniano che i mezzi pesanti sono costretti ad immettersi in rotatoria contromano per poter proseguire verso Atri. Chiaramente si è a conoscenza che esiste il divieto per i mezzi pesanti superiori a 7,5 tonnellate di immettersi su Viale della Repubblica per chi proviene da Silvi e su Viale Risorgimento per chi proviene da Atri (foto 2) pero risulta sempre possibile accedervi per effettuare delle consegne. Peraltro rimane sempre aperta la questione dei pullman che stazionano nel parcheggio dell’ospedale che allo stesso modo dei mezzi pesanti hanno notevole difficoltà per proseguire la corsa verso Atri. Non di meno si dovesse ripresentare una situazione di chiusura della SS553, come avvenuto negli anni passati a seguito di una frana, di fatto il transito su viale delle Repubblica e Viale Risorgimento non potrebbe essere interdetto ai mezzi pesanti con conseguente difficoltà di accesso in rotatoria;
2) Visibilità ridotta per le automobili che provengono da Viale Risorgimento nell’immettersi nella rotatoria in quanto nello stato di fatto attuale risultano poco visibile i mezzi che provengono dalla SS553 direzione Atri;
3) Il divieto presente per i mezzi pesanti su Viale Risorgimento impone agli stessi mezzi provenienti da Atri a manovre complesse per proseguire sulla SS553 direzione Silvi;
4) Difficoltà per chi proviene da via Zanibelli ad immettersi direzione Silvi. Di fatto i mezzi possono invadere la corsia opposta.

“Quanto rilevato”, specifica Capanna Piscè, “chiaramente non mette in dubbio le capacità professionali dei Tecnici dell’ANAS e dell’Amministrazione Comunale di Atri e si comprende che intervenire in una situazione esistente con pochi margini di manovra risulta complesso e conseguentemente risulta necessario addivenire a dei “compromessi” soprattutto se non si realizzeranno ampliamenti. Peraltro, come proposto da “Atri in Azione”, la possibilità di un ripristino dell’impianto semaforico dovrebbe essere una soluzione da analizzare e valutare nell’ambito del progetto di fattibilità tecnica ed economica e di cui si dovrebbe dare contezza ai cittadini al fine di conoscere le opzioni valutate e conseguentemente le ragioni della scelta effettuata”.

“Si chiede pertanto all’Amministrazione Comunale di rendere noto se la soluzione adottata in via provvisoria corrisponda alla soluzione definitiva e come si intende risolvere le criticità rilevate. Inoltre si chiede all’Amministrazione comunale di pubblicare sul sito dell’Ente il progetto di fattibilità tecnica ed economica ed il progetto definitivo dell’intervento da realizzare onde portare a conoscenza della cittadinanza, anche in termini di trasparenza, le caratteristiche dell’opera da realizzare consentendo così di poter apportare eventualmente un contributo costruttivo da parte della cittadinanza stessa ed anche dei suoi rappresentati. Tale modus operandi dovrebbe essere di fatto il faro di ogni Amministrazione nella realizzazione di un’opera pubblica al fine di dirimere dubbi su scelte autocratiche e poco condivise e consentire di non dover valutare sempre ex post l’opera realizzata ma di potere intervenire già nella sua ideazione in un rapporto collaborativo cittadino-amministrazione”.