Si tratta di un complesso ERP di 2 fabbricati per 24 + 9 alloggi a Colleatterrato Basso.
“Gli impianti sperimentali ad oggi conclusi, codificati come impianti ibridi, sono costituiti da sistemi con tecnologiche innovative che rendono il Programma unico nel proprio genere, finalizzato sia al risparmio energetico ottenuto attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili, sia alla ricerca dei quei parametri termici sui consumi energetici e idrici nell’utilizzo di acqua calda sanitaria (A.C.S.) e fredda sanitaria (A.F.S.)”, si legge in una nota dell’Ater Teramo.
“Tutto questo consente di migliorare l’efficienza energetica di ogni alloggio inserito nel Programma Sperimentale e riveste un ruolo fondamentale nell’ottica del perseguimento di una tutela ambientale ed uno sviluppo economicamente e socialmente più sostenibile” afferma il Presidente Ater Maria Ceci. “Assieme al tema della sostenibilità ambientale viene rappresentato uno degli aspetti prioritari delle attuali politiche di sviluppo dell’ERP, con il raggiungimento dell’efficienza energetica che costituisce un valido strumento per affrontare le sfide sulla riduzione del consumo di energia primaria e sulle emissioni di gas serra. In particolare, la realizzazione di questa sistema rende più efficiente, in termini anche di costi, la conduzione di ogni alloggio trattandosi di edilizia economica e popolare. Per tali obiettivi sono state utilizzate tecnologie all’avanguardia e materiali sempre maggiormente performanti, come campi solari termici e fotovoltaici integrati da pompe di calore aria/acqua, per lo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile”.
E ancora: “Sono state utilizzate, per ciascun fabbricato, apparecchiature e strumenti di monitoraggio che tengono conto delle molteplici variabili influenti sul fabbisogno di energia dell’edificio e per ciascun alloggio, quali i consumi idrici (ACS e AFS), determinando così una riduzione di costi in fase di esercizio e nella ripartizione delle spese condominiali. Il livello di prestazione di ogni alloggio e dell’edificio definito nella fase di monitoraggio finale, si basa sull’analisi dei risultati attesi mesi rispetto ai metodi approvati dalle normative in vigore (UNI 11300- UNI 11300-2)”.
“I rilievi in fase di conduzione (termie in KWh e ACS/AFS in lit/h) permettono di tener conto delle diverse variabili presenti in ogni alloggio, relativamente ai fabbisogni di energia e di consumi idrici: tramite apposite misurazioni sarà possibile rilevare i dati registrati e definire sia la reale efficienza energetica di ogni alloggio, sia il risparmio economico raggiunto. In termini economici è possibile affermare che con la drastica riduzione del consumo del gas metano, ciascuna famiglia avrebbe una economia mensile di circa 112,00 euro, una cifra importante considerata l’attuale, difficile situazione”.
Ma non è tutto: “Altro dato di notevole importanza è il fatto che al risparmio economico per l’utenza si lega quello ambientale, con la riduzione dell’emissione di CO2 in atmosfera, conseguenza diretta dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Con un intervento successivo, è in fase di conclusione la realizzazione di ulteriori 9 alloggi posti al piano terra, ai quali viene esteso l’intervento sperimentale. L’intervento, avviato nel 2016, a causa di varie vicissitudini che ne hanno rallentato la conclusione, è giunto all’ultimazione dei lavori grazie all’azione propulsiva dell’Ente e delle imprese impegnate” conclude il Presidente Ater Maria Ceci.