Arresti agli anarchici a Roma, nel mirino anche Teramo FOTO

Un gruppo composto da 7 militanti anarco-insurrezionalisti è stato arrestato questa mattina a Roma dai carabinieri del R.O.S. che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, richiesta dalla procura ed emessa dal gip.

Sono ritenuti responsabili per le indagini di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, detenzione e porto di materiale esplosivo, istigazione a commettere delitti contro la personalità dello Stato, oltre che incendio e danneggiamenti aggravati dalla finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico.

L’operazione è scattata in seguito alle indagini avviate dopo l’attentato esplosivo alla Stazione Carabinieri di Roma San Giovanni, compiuto il 7 dicembre 2017 e rivendicato dalla sigla terroristica “Cellula Santiago Maldonado – Federazione Anarchica Informale–Fronte Rivoluzionario Internazionale”. L’ordigno artigianale, nascosto in un termos di metallo, contenente 1,6 kg di esplosivo, aveva provocato ingenti danni all’ingresso della caserma e per poco non aveva investito con la sua esplosione una passante.
Era il centro sociale occupato ‘Bencivenga Occupato’ di Roma la base della cellula anarchica. Le persone arrestate sono C.Z., 33enne messinese, R.C., 34enne torinese, F.D.G., 39enne romana, N.A., 30enne romano e F.C., 31enne trentina. Secondo le indagini il gruppo mirava anche a riorganizzare il movimento anarchico superando “ogni localismo”, per avviare una nuova fase dell’insurrezionalismo, che avvicinasse i diversi gruppi, così da colpire l’organizzazione democratica e costituzionalmente organizzata dello Stato.
Numerosi gli atti terroristici esecutivi del programma criminale addebitati alla cellula eversiva, compiuti in diverse località del territorio nazionale, da La Spezia a Roma, passando per Firenze e Teramo (scritte vicino Corso San Giorgio), tutti finalizzati a portare solidarietà agli anarchici coinvolti a Firenze nel citato processo “Panico”.
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