“Il nostro Comune ha garantito il massimo sforzo per assicurare quella risposta di solidarietà, che da sempre contraddistingue la nostra comunità”.
Per reperire ulteriori spazi, il sindaco ha chiesto alle suore Passioniste la disponibilità temporanea della palazzina, dove c’era la scuola.
“Da quest’anno purtroppo i bambini di Montorio non possono più frequentare, dopo la che le suore hanno deciso di chiudere. Ora potrebbe dare per qualche mese un rifugio confortevole ai profughi, che ne avranno bisogno, nel più profondo spirito dell’accoglienza cristiana. L’edificio è sicuro, in centro, e il Comune si farebbe carico di tutte le responsabilità e dell’organizzazione della struttura. Abbiamo informato anche il nostro Vescovo, Monsignor Leuzzi, della richiesta, perché sappiamo quanto lui tenga al ruolo sociale che ha sempre rappresentato questa palazzina, affinché continui a essere espressione della nostra vita cristiana, trasmettendo i nostri valori. Dall’inizio dei drammatici eventi bellici, consistenti flussi di persone stanno lasciando il loro Paese, raggiungendo anche l’Italia. Sono per lo più donne, bambini e anziani. Non possiamo voltarci dall’altra parte”.