La campagna di sensibilizzazione “Nel lavoro donne libere dalla violenza”, promossa dalla Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri a tutela delle vittime di discriminazione e di violenza sui luoghi di lavoro, continua ad ottenere riscontri da parte dei rappresentanti delle istituzioni della Regione Abruzzo. Alla campagna ha aderito con convinzione anche il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Umberto D’Annuntiis.
“Ho accolto con entusiasmo – afferma il Sottosegretario D’Annuntiis – l’invito rivoltomi dalla Consigliera di Parità Brandiferri per aderire alla sua campagna di sensibilizzazione. Il messaggio lanciato è quanto mai attuale e merita grande attenzione, soprattutto in considerazione del momento storico che stiamo vivendo. La crisi occupazionale provocata dalla pandemia rischia di determinare una crescita degli episodi di discriminazione, che vanno a colpire nella maggior parte dei casi le donne, già palesemente danneggiate in questo ultimo anno in quanto costrette spesso a dover scegliere tra il lavoro e la famiglia. Come Regione Abruzzo ci poniamo l’obiettivo prioritario di tutelare i lavoratori e il lavoro in tutte le sue forme e stiamo adottando le misure necessarie per sostenere le categorie maggiormente penalizzate. Manifesto la mia disponibilità a collaborare con tutte le Istituzioni per portare avanti iniziative comuni tese a contrastare qualsiasi forma discriminazione sui luoghi di lavoro”.
“Ringrazio profondamente – afferma la Consigliera di Parità Brandiferri – il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale D’Annuntiis per aver aderito alla mia campagna di sensibilizzazione. Ritengo importante che le Istituzioni dimostrino sensibilità verso il fenomeno delle discriminazioni nei luoghi di lavoro, soprattutto in questa fase pandemica in cui le vessazioni e le violenze si sono particolarmente accentuate. In periodi di crisi generale come questo, la paura di perdere il posto di lavoro può indurre il lavoratore e la lavoratrice a subire passivamente e a non denunciare eventuali condotte violente e discriminatorie. Per questo è opportuno rilanciare il messaggio forte e significativo al centro della campagna di sensibilizzazione: il silenzio può uccidere mentre denunciare può salvare”.