Le due sigle si sono infatti riunite, nei giorni scorsi, per discutere di problematiche comuni inerenti i numerosi e complessi cambiamenti dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria così come previsti dai decreti ministeriali 70 del 2015 sulla rete ospedaliera e 77 del 2022 (pubblicato lo scorso 22 giugno nella Gazzetta Ufficiale) riguardante modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale.
In particolare, il dottor Guevar Maselli, segretario aziendale dell’Anaao per l’Asl di Teramo, e la dottoressa Valentina Antonacci, segretaria provinciale della Fimmg Teramo, entrambi neoeletti nelle scorse settimane ai vertici dei rispettivi sindacati, sottolineano la forte “necessità di far convergere gli sforzi di tutte le parti interessate verso una più sinergica e forte collaborazione tra tutti i medici che operano sul territorio affinché i decreti si traducano in un vantaggio per la salute dei cittadini. Inoltre, è necessario tornare a dare rilievo all’aspetto umano della professione investendo sul personale e non solo sulle strutture”.
In tale senso, Anaao e Fimmg anticipano la loro adesione a ogni eventuale progetto che la Asl voglia avviare, anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro, per la massima condivisione delle azioni da svolgere.
“La rete assistenziale prevista dagli attuali decreti ministeriali – dichiara Guevar Maselli – può realizzarsi solo con l’attenzione sia della politica locale sia dei professionisti coinvolti. Saremo disponibili per un’interlocuzione utile con l’Azienda per dare le nostre idee in tal senso. Non possiamo che ribadire come sia indispensabile al funzionamento della rete territoriale un ospedale in grado di garantire cure efficienti e corrispondenti ai tempi di attesa”.
“Un incontro che da tempo auspicavamo – è il commento di Valentina Antonacci -, speriamo il primo di una lunga e proficua collaborazione, per condividere le criticità dei nostri rispettivi lavori arrivando così a trovare risposte adeguate per i nostri bisogni e per quelli di salute del cittadino. Dobbiamo sempre tenere presente che al centro di un progetto di assistenza e di cura ci sono le persone e, dunque, gli sforzi collettivi devono essere indirizzati alla massima collaborazione”.