Alba Adriatica. Una comunicazione agli enti territoriali per ricordare che il tracciato interessato al passaggio del nuovo metanodotto Chieti-Ravenna insiste su zone vincolate da un punti di vista paesaggistico.
E’ questa la posizione che si sta facendo strada tra gli aderenti del comitato spontaneo che poi sono i proprietari di terreni (tra Alba Adriatica e Tortoreto) interessati al passaggio della nuova linea del metanodotto, relativamente alla tratta Mosciano-Monteprandone. Nei giorni scorsi, al Comune di Alba Adriatica, il sindaco Antonietta Casciotti (anche alla luce delle richieste avanzate da alcuni proprietari di aree) ha organizzato un incontro con la presenza di alcuni responsabili della Snam.
La società che ha pianificato una nuova linea del gas-metano, i cui lavori prenderanno il via nel 2021. L’opera, nella sua totalità non è assolutamente in discussione. Anzi, esistono tutte le autorizzazioni ministeriali, ma quello che non viene gradito da diversi proprietari tra Alba e Tortoreto,riguarda il tracciato. E questo anche in considerazione del fatto che molti titolari dei fondi interessati sono venuti a conoscenza della cosa solo lo scorso autunno, quando la società incaricata dalla Snam di realizzare le opere del nuovo metanodotto ha inviato delle missive. Il tracciato da Salino sale verso le colline di Tortoreto, seguendo idealmente il percorso del fosso Cavatassi, poi torna a declinare verso la zona ovest di Alba Adriatica. Attraversare i Vibrata e poi proseguire tra Villa Rosa e Colonnella. Ma in queste due località, andrà a ricalcare il vecchio impianto. E dunque, problemi di sorta, non esistono.
La società incaricata dalla Snam ha convocato i vari proprietari per firmare la concessione della servitù di passaggio con un indennizzo previsto di 27 euro al metro lineare. Nessuno al momento ha dato l’assenso al passaggio, anche perchè poi in caso di immissione in possesso, l’operazione sarà comunque effettuata. Da parte dei tecnici della Snam presenti alla riunione in Comune, c’è stata la disponibilità a verificare le esigenze di tutti i proprietari. Ma tranne piccoli aggiustamenti, il tracciato è destinato a rimanere quello originario. Da parte del comitato spontaneo, però, è stata manifestata la volontà di affidarsi ad un legale e far valere le proprie ragioni. Anche in ordine al fatto che le zone interessate al passaggio, sono gravate da un vincolo di natura paesaggistica.