Via libera al progetto esecutivo per il secondo lotto della ricostruzione della scuola media “Fermi” di Alba Adriatica. La giunta Piccioni, infatti, ha licenziato il progetto redatto da un pool di professionisti, coordinati dall’ufficio lavori pubblici.
Passaggio importante, visto che dopo la demolizione dell’ala inagibile, sono oramai conclusi gli interventi di realizzazione delle nuove fondazioni, ragione per la quale l’edificazione della nuova struttura è oramai prossima ad essere avviata.
“Si tratta di un importante risultato “; sottolinea il Sindaco Tonia Piccioni, “che ci permetterà di consegnare alla collettività un edificio altamente sicuro sotto l’aspetto della vulnerabilità sismica e ad altissima progettazione energetica, diventando così il primo edificio pubblico in Abruzzo ad energia quasi zero (Nzeb) grazie al ricorso di criteri costruttivi all’avanguardia che rendono il suo fabbisogno energetico per il funzionamento quasi nullo”.
La progettazione della nuova struttura portante dell’edificio è stata realizzata sulla base della vigente normativa sismica e, data l’importanza dell’opera che viene inquadrata come edificio rilevante, ha richiesto una progettazione della struttura con vita nominale 100 anni ed in classe d’uso 4. Questo implica che il periodo di riferimento per l’azione sismica di input sia pari a 200 anni, a differenza delle ordinarie strutture (civili abitazioni) progettate con vita nominale 50 anni, classe d’uso 2 e quindi con un periodo di riferimento di 50 anni.
“Altro dato importante, che pone questo edificio all’avanguardia nel panorama regionale, è che, anticipando l’entrata in vigore della Direttiva Europea 2010/31/CE sugli edifici pubblici, sarà alimentato da pompe di calore e impianto fotovoltaico”, aggiunge il sindaco Piccioni. “ln più, mediante un elevatissimo grado di isolamento progettato per l’involucro, utilizzando sistemi di diffusione del calore a bassa temperatura ed un impianto di illuminazione interamente a tecnologia led, la scuola sarà alimentata quasi interamente dall’impianto fotovoltaico”.
Una progettazione definita all’avanguardia, che consentirà dunque di mettere a disposizione dell’intera popolazione scolastica, studenti e insegnanti, di operare in una struttura al passo con i tempi, anche sotto il profilo della sostenibilità.
“La realizzazione dell’edificio a energia quasi zero ci darà infine la possibilità di accedere ai contributi previsti dal Conto Termico 2.0 (DM 16/02/2016), riconosciuti dal GS (Gestore dei Servizi Energetici) per gli edifici Nzeb, per un importo che potrebbe arrivare fino a 1,5 milioni di euro: un risultato che ci consentirà di coniugare il massimo efficientamento energetico con un risparmio sensibile per le casse comunali tutto a vantaggio dei cittadini”.
Per demolire e ricostruire la scuola, l’amministrazione comunale ha contratto un mutuo ventennale di oltre 4,5milioni di euro.