Alba Adriatica. Oltre 5mila avvisi di riscossione coattiva per la tassa dei rifiuti non pagata. Tradotto in soldoni: il Comune di Alba Adriatica è in procinto di avviare una maxi-operazione di recupero di imposte inevase per un totale (sanzioni e interessi compresi) di oltre un milione e mezzo di euro.
L’amministrazione comunale, infatti, attraverso i controlli incrociati con la Poliservice, ha stilato l’elenco dei contribuenti morosi per quanto concerne la tassa sui rifiuti (Tares e Tari) per le annualità dal 2013 al 2015. Nei prossimi giorni, dunque, attraverso il concessionario deputato alla riscossione coattiva (l’Abaco) saranno inviate le 5130 ingiunzioni di pagamento in modo da incassare tutto il pregresso.
Da anni la percentuale di evasione per la tassa sui rifiuti gravita, non solo ad Alba Adriatica, attorno al 30%. Ora, come da prassi, viene avviato il piano di recupero coattivo delle somme ancora da incassare, che poi costituivano il piano finanziario redatto per gli anni in questione.
Per quanto riguardo l’incidenza nelle tre annualità oggetto delle ingiunzioni, nel 2013 vanno incassati 465mila euro, nel 2014 poco meno di 500mila euro, e 573mila per il 2015.